Mario Ascione
Mario Ascione (Sassari, 15 dicembre 1897 – Sassari, 24 aprile 1978) è stato un agronomo, dirigente d'azienda e politico italiano.
Mario Ascione | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 20 aprile 1929 – 2 marzo 1939 |
Legislatura | XXVIII, XXIX |
Collegio | Unico nazionale |
Sito istituzionale | |
Consigliere nazionale del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 2 marzo 1939 – 2 agosto 1943 |
Legislatura | XXX |
Gruppo parlamentare | Corporazione di zootecnia e pesca |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | Laurea in scienze agrarie |
Biografia
modificaMario Ascione, nato a Sassari nel dicembre 1897 e laureatosi a Pisa in scienze agrarie, fu abilitato all'insegnamento di estimo e tecnica agraria negli istituti tecnici[1].
Nel 1923 si iscrisse al Partito Nazionale Fascista, iniziando una rapida carriera nell'establishment del regime. Esponente di rilievo del sincalismo agrario fascista, fu membro del direttorio di fascio di Sassari e della federazione provinciale, divenne segretario dei sindacati per l'intera provincia, poi segretario interregionale del sindacato pastori, segretario della federazione nazionale coltivatori diretti, segretario della federazione nazionale pastori, direttore generale della confederazione nazionale lavoratori dell'agricoltura, membro autorevole del consiglio nazionale delle corporazioni e infine deputato nella XXVIII e XXIX legislatura, dal 1929 al 1938, e dal 1939 membro della camera dei fasci e delle corporazioni[1].
Il suo nome è legato all'Ente ferrarese (poi sardo) di colonizzazione,[2] del quale è stato presidente e che ha promosso la bonifica della Nurra, la costruzione del villaggio Calich e la fondazione di Fertilia, nei pressi di Alghero, la cui costruzione è avviata alla presenza di Mussolini l'8 marzo 1936, rimane interrotta a causa della guerra e riprende a ostilità cessate. Riservata inizialmente a emigrati ferraresi è stata popolata da un folto gruppo di esuli dell'Istria e della Dalmazia.
Il fascicolo personale di Mario Ascione è consultabile presso l'Archivio Centrale dello Stato, nel fondo Partito Nazionale Fascista, Direttorio Nazionale, Senatori, Consiglieri Nazionali, busta 2[1].
Archivio
modificaLe carte dell'Archivio di Mario Ascione[3], donate dall'omonima famiglia al dipartimento di storia dell'università di Sassari, constano di documenti relativi all'attività pubblica e privata dell'onorevole. Insieme con il fondo, il dipartimento ha ricevuto, anche una sezione della biblioteca Ascione: sono un migliaio di pezzi costituiti da volumi e soprattutto da opuscoli, tutti sul tema della tecnica agraria, dei problemi dell'agricoltura, della bonifica in Italia e in Sardegna e, più latamente, di quella che potremmo chiamare la "cultura agraria" italiana negli anni del fascismo. L'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico in data 7 febbraio 1995[3].
Note
modifica- ^ a b c Ascione Mario, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 6 luglio 2018.
- ^ Istituito dal presidente del Consiglio Benito Mussolini il 7 ottobre 1933 per dare una risposta alla popolazione in eccesso della Provincia di Ferrara e diminuire le conseguenti tensioni sociali.
- ^ a b Fondo Ascione Mario, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 6 luglio 2018.
Bibliografia
modifica- Giovanni Murru, Fascismo, autarchia e propaganda rurale in Sardegna. S'Alvure, 2006
- Per una storia della bonifica della Nurra, su diazilla.com. URL consultato il 29 novembre 2017.
- Comune di Alghero:programma di conservazione e valorizzazione dei beni paesaggistici della bonifica di Alghero (PDF), su 88.58.112.249, Comune di Alghero. URL consultato il 29 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
Collegamenti esterni
modifica- https://campifascisti.it/scheda_campo.php?id_campo=108
- Mario Ascione, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- Mario Ascione, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Archivio Centrale dello Stato, su acs.beniculturali.it. URL consultato il 6 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2018).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90365214 · ISNI (EN) 0000 0004 1970 7700 · SBN TO0V171764 |
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