Marizza, detta la signora dei contrabbandieri
Marizza, detta la signora dei contrabbandieri (Marizza, genannt die Schmugglermadonna) è un film muto del 1922 diretto da Friedrich Wilhelm Murnau.
Marizza, detta la signora dei contrabbandieri film perduto | |
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Titolo originale | Marizza, genannt die Schmugglermadonna |
Lingua originale | tedesco |
Paese di produzione | Germania |
Anno | 1920 |
Durata | 50 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33 : 1 film muto |
Genere | drammatico |
Regia | Friedrich Wilhelm Murnau |
Soggetto | Die Grune Auge Freund |
Sceneggiatura | Wolfgang Geiger e Hans Janowitz |
Produttore | Erwin Rosner |
Casa di produzione | Helios Film |
Fotografia | Karl Freund |
Scenografia | Heinrich Richter |
Interpreti e personaggi | |
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Tutte le copie di questo film sono andate distrutte durante il nazismo. Alcuni frammenti appartenenti al primo rullo sono conservati negli archivi della Cineteca Nazionale[1].
Le notizie sul film sono desunte da Lotte H. Eisner che analizzò frammenti di sceneggiatura, programmi di sala relativi alle proiezioni, recensioni apparse su riviste specializzate.[2]
Trama
modificaMarizza, la protagonista, è una giovane che lavora nel campo di patate della vecchia Yelina, una donna dedita al contrabbando. La ragazza si lascia corteggiare dai gendarmi per aiutare i contrabbandieri. Poi si trasferisce nel podere della signora Avricolas, che ci vive con due figli, Christo e Antonino. La vita per lei sarà molto dura e complicata e dovrà affrontare gelosie, abbandoni, violenze. Avrà un figlio da Christo e con lui si salverà, dopo molte vicissitudini.
Produzione
modificaIl film fu prodotto dalla Helios-Film Erwin Rosner, Berlin. Venne girato dall'ottobre al novembre 1920[3]. La sceneggiatura è un adattamento di Hans Janowitz di Die gelben Augen (Occhi verdi) di Wolfram Geiger. È una tragedia in 5 atti, lunghezza della pellicola 1800 metri.
Distribuzione
modificaVenne presentato in prima a Berlino, al Johann-Georg-Lichtspiele il 20 gennaio 1921[4].
Accoglienza
modificaIl film è accolto favorevolmente dalla stampa[5] Con Marizza inizia la serie di drammi ispirati al Kammerspiel e di ambientazione rurale che renderanno Murnau famoso nel mondo, anticipando Aurora.
Note
modifica- ^ Silent Era
- ^ Lotte H. Eisner, Murnau. Vita e opere di un genio del cinema tedesco, pp. 128-129 e 275.
- ^ IMDb business
- ^ Film Portal
- ^ Lichtbildbühne, 21 gennaio 1922.
Bibliografia
modifica- Lotte H. Eisner, F. W. Murnau, Paris, Le Terrain Vague, 1964, edizione italiana: Murnau. Vita e opere di un genio del cinema tedesco, tradotto da Roberto Menin, Alet Edizioni, Padova, settembre 2010 ISBN 978-88-7520-125-8
- Pier Giorgio Tone, Murnau, Milano, Il Castoro, 1976.
- Luciano Berriatúa, Los proverbios chinos de F.W. Murnau, 2 voll., Filmoteca Espaňola, Madrid 1990-1992. ISBN 84-86877-06-7
- Hana Helmut Prinzler, Murnau. Ein Melancholiker des Films, Bertz, Berlin 2003. ISBN 3-929470-25-X
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Marizza, detta la signora dei contrabbandieri, su IMDb, IMDb.com.
- (EN, ES) Marizza, detta la signora dei contrabbandieri, su FilmAffinity.
- (EN) Marizza, detta la signora dei contrabbandieri, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Marizza, detta la signora dei contrabbandieri, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (DE, EN) Marizza, detta la signora dei contrabbandieri, su filmportal.de.
- (EN) Marizza, detta la signora dei contrabbandieri, su Silent Era.