Sclerocarya birrea
La marula (Sclerocarya birrea (A.Rich.) Hochst.) è un albero di medie dimensioni, appartenente alla famiglia delle Anacardiacee diffuso nell'Africa subsahariana[2].
Sclerocarya birrea | |
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Sclerocarya birrea | |
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Malvidi |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Anacardiaceae |
Genere | Sclerocarya |
Specie | S. birrea |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Anacardiaceae |
Genere | Sclerocarya |
Specie | S. birrea |
Nomenclatura binomiale | |
Sclerocarya birrea (A.Rich.) Hochst. | |
Sinonimi | |
Poupartia birrea (A. Rich.) Aubrév | |
Nomi comuni | |
Marula, albero degli elefanti, albero del matrimonio |
Etimologia
modificaIl nome del genere deriva dalle parole greche skleros ("duro") e karyon ("noce"), con riferimento alla durezza del nocciolo dei frutti; l'epiteto specifico birrea deriva invece da birr, nome indigeno della pianta in alcune regioni.
Descrizione
modificaIn condizioni particolarmente favorevoli (basse altitudini, praterie aperte) può raggiungere circa 20 m di altezza.
I frutti sono simili a prugne, di colore verde quando acerbi e giallo quando maturi. All'interno si trova un nocciolo molto duro, che contiene due o tre semi.
Distribuzione e habitat
modificaLa marula è diffusa in gran parte dell'Africa subsahariana, e in particolare in Namibia, Botswana, Zambia, Zimbabwe e Mozambico. Si ritiene che in parte sia stata diffusa dai bantu durante le loro migrazioni.
Usi
modificaI prodotti della marula sono un elemento tradizionale della dieta di molti popoli del gruppo bantu. I semi sono ricchi di proteine e grassi vegetali; possono inoltre essere usati per produrre un olio protettivo per la pelle, ricco di antiossidanti. I frutti si possono mangiare freschi o spremere per ottenere un succo dissetante; possono inoltre essere usati per realizzare gelatina, un tipo di birra e un liquore chiamato Amarula (o Amarula cream). In Namibia, con un procedimento diverso, si ottiene il liquore chiamato Ombikè, e in Mozambico la bevanda simile a un vino molto corposo chiamata Ucanhe. Un'infusione fatta con i frutti di marula viene anche usata come insetticida, e serve ad alleviare il dolore delle punture di scorpione e dei morsi di serpente. La corteccia ha proprietà medicinali e viene usata nella profilassi della malaria; masticata, facilita la digestione. Può inoltre essere pestata per produrre un colorante utilizzato per dipingere oggetti artigianali. Oltre agli esseri umani, anche diversi animali si cibano dei frutti della marula.
Note
modifica- ^ JSTOR, Entry for Sclerocarya birrea, in JSTOR Global Plants.
- ^ (EN) Sclerocarya birrea, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 24 gennaio 2023.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sclerocarya birrea
- Wikispecies contiene informazioni su Sclerocarya birrea
Collegamenti esterni
modifica- La marula e i suoi usi tradizionali (PDF) [collegamento interrotto], su sanprota.com.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007556709305171 |
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