Matteo 16
Matteo 16 è il sedicesimo capitolo del vangelo secondo Matteo nel Nuovo Testamento. Il capitolo contiene le nozioni riguardanti il ministero di Gesù in Giudea e a Gerusalemme.
Testo
modificaIl testo originale era scritto in greco antico. Il capitolo è diviso in 28 versetti.
Testimonianze scritte
modificaTra le principali testimonianze documentali di questo capitolo vi sono:
- Codex Vaticanus (325-350)
- Codex Sinaiticus (330-360)
- Codex Bezae (c. 400)
- Codex Washingtonianus (c. 400)
- Codex Ephraemi Rescriptus (c. 450)
- Codex Purpureus Rossanensis (VI secolo)
- Codex Petropolitanus Purpureus (VI secolo; versetti 1-6)
- Codex Sinopensis (VI secolo; versetti 1-18)
Struttura
modificaIl capitolo può essere diviso nel seguente modo:
- Il segno di Giona (16,1-4)
- Attenzione al lievito (16,5–12)
- Confessione di Pietro (16,13–20)
- Gesù predice la sua morte e risurrezione (16,21-26)
- Ritorno del Figlio dell'Uomo (16,27–28)
I luoghi
modificaMatteo 15 terminava con Gesù che disperdeva la folla dei suoi sostenitori portandosi a Magdala coi suoi discepoli, sulla sponda occidentale del Mare di Galilea.[1] In Matteo 16,1 i farisei ed i sadducei si portano da Gesù, probabilmente nello stesso luogo. Il teologo John Gill suggerisce che "questi erano i sadducei e farisei della Galilea, di cui si fa menzione nella Misna".[2]
Matteo 16,5 fa nuovamente riferimento al viaggio "sull'altra sponda" ed i versetti di Matteo 16 13-20 sono ambientati "nella regione di Cesarea di Filippo". Questo è il luogo più a nord raggiunto da Gesù secondo il vangelo di Matteo e rappresenta l'ultima tappa per Gesù prima del raggiungimento di Gerusalemme a sud.
Farisei e sadducei
modificaVersetto 1
modifica- I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo.[3]
L'opposizione agli insegnamenti di Gesù è rappresentata questa volta in una coalizione di farisei e sadducei, le cui visioni teologiche e vedute politiche li differenziavano, ma che erano costretti a cooperare come membri del Sinedrio, la suprema corte ebraica.[4] Il commentatore biblico Arthur Carr suggerisce che la formazione di questa coalizione "sia raccontata proprio per mostrare l'unione delle forze comuni in una possente ostilità contro Gesù".[5]
Versetti 2–3
modifica- Ma egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?"[6]
Confessione di Pietro
modificaQuesta pericope è considerato il climax della prima parte del vangelo secondo Matteo, quando Pietro iceve una rivelazione da Dio nel riconoscere Gesù come il Messia, il Figlio di Dio.[4]
Versetto 13
modifica- Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?»[7]
- "Regione" (in greco: μέρη, merē, forma plurale di meros, "parte, porzione"): secondo alcune tradizioni viene indicata come la "costa" di Cesarea di Filippo, anche se la città non è posta nei pressi del mare, ma si intenda piuttosto "al confine" o "regione" appunto.[8] La regione di Cesarea di Filippo è definita oggi "la costa nord della terra d'Israele",[9] il che fa di questa regione "il punto più a nord" raggiunto da Gesù nel suo ministero.[10]
L'espressione greca τινα με λεγουσιν, tina me legousin, viene tradotta diversamente a seconda delle versioni bibliche:
- Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo? - Nuova Riveduta
- La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo? - CEI
- Chi dicono gli uomini che io, il Figlio dell'uomo, sia? - Nuova Diodati
- Chi dicono che io sia? - Bibbia della Gioia
- Chi dice la gente che sia il Figliuol dell'uomo? - Riveduta
- Chi dicono gli uomini che io, il Figliuol dell'uomo, sono? - Diodati
Versetto 16
modifica- Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente»."[11]
Questa risposta di Pietro combina al titolo tradizionale ebraico di "Messia" (in greco: Christos, "Cristo") che significa appunto "l'unto" (che era un titolo regale), col titolo greco di "Figlio di ... Dio" per un regnante o capo divino (come nel caso di Augusto), è anche utilizzato come titolo regale ebraico (vedi Salmi 2,7).[12]
Versetto 18
modifica- E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.[13]
- "Non prevarranno contro di essa": o "saranno vittoriose" è la traduzione dell'espressione greca κατισχύσουσιν[14]
Morte e gloria
modificaSempre presso Cesarea di Filippo, il racconto che segue la confessione di Pietro è una frase decisiva del ministero di Gesù, che individua in Gerusalemme il successivo punto geografico e cristologico da raggiungere.[15]
Note
modifica- ^ Matteo 15,39
- ^ Gill's Exposition of the Bible on Matthew 16, accesso 24 gennaio 2017
- ^ Matteo 16,1
- ^ a b France, 1994, p.925
- ^ Carr, A. (1893), Cambridge Bible for Schools and Colleges on Matthew 16, acceso 14 settembre 2019
- ^ Matteo 16,2–3
- ^ Matteo 16,13
- ^ Barnes, Albert. Notes on the Bible - Matthew 16. James Murphy (ed). London: Blackie & Son, 1884.
- ^ Bengel, Johann. Bengel's Gnomon of the New Testament. Matthew 16. Accesso 24 aprile 2019.
- ^ Cambridge Bible for Schools and Colleges. Matthew 16. Accesso 28 aprile 2019.
- ^ Matteo 16,16
- ^ Coogan, 2007, p.32
- ^ Matteo 16,18
- ^ Greek Text Analysis: Matthew 16:18. Biblehub
- ^ France, 1994, p.926
Bibliografia
modifica- Albright, W.F. and C.S. Mann. "Matthew". The Anchor Bible Series. New York: Doubleday & Co., 1971.
- Clarke, Howard W. The Gospel of Matthew and its Readers: A Historical Introduction to the First Gospel. Bloomington: Indiana University Press, 2003.
- Michael David Coogan, The New Oxford Annotated Bible with the Apocryphal/Deuterocanonical Books: New Revised Standard Version, Issue 48, a cura di Michael David Coogan, Marc Zvi Brettler, Carol Ann Newsom e Pheme Perkins, Augmented 3rd, Oxford University Press, 2007, ISBN 978-0-19-528881-0.
- France, R.T. The Gospel According to Matthew: an Introduction and Commentary. Leicester: Inter-Varsity, 1985.
- Gundry, Robert H. Matthew a Commentary on his Literary and Theological Art. Grand Rapids: William B. Eerdmans, 1982.
- Hill, David. The Gospel of Matthew. Grand Rapids: Eerdmans, 1981.
- Schweizer, Eduard. The Good News According to Matthew. Atlanta: John Knox Press, 1975.
Altri progetti
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