Nel 1987 esordisce nel motomondiale disputando i gran premi di Germania e Austria da wild card in sella a una Honda nella classe 500, ritirandosi però in entrambe le occasioni. L'anno seguente prende parte ai gran premi di Germania, dove ottiene i suoi primi punti iridati grazie al 15º posto conquistato al traguardo, Olanda, Belgio (non parte), Jugoslavia e Svezia (non parte) sempre nella stessa classe con la stessa moto. Grazie al punto ottenuto in Germania si classifica 39º nel mondiale. Nella stessa stagione, e con la stessa motocicletta, è vice-campione europeo Classe 500.
L'anno seguente rimane sempre nella stessa classe con la stessa moto e partecipa a 9 gare in stagione. Al gran premio d'Italia ottiene il suo primo e unico podio iridato grazie al 3º posto ottenuto in gara, dovuto anche al fatto che tutti i piloti ufficiali tranne Chili, vincitore della gara, si erano ritirati dopo la bandiera rossa a causa delle condizioni precarie del circuito.[2] A fine stagione si classifica 20º in campionato con 18 punti. Nel 1990 prende parte a tre prove del mondiale Superbike in sella a una Bimota, conquistando 4 punti e classificandosi 65º in campionato. Nel motomondiale partecipa al gran premio d'Olanda, ma non riesce a prendere il via della corsa.
L'anno successivo ritorna nel motomondiale nella classe 500 in sella a una Honda, e corre la sua migliore stagione riuscendo sempre ad andare a punti in tutte le gare a cui partecipa tranne una, e a fine stagione si classifica 18º in campionato con 26 punti. L'anno successivo è sempre in 500 ma stavolta in sella a una Harris Yamaha. Anche a causa del cambiamento del metodo di assegnazione dei punti, riesce ad andare a punti una sola volta in stagione grazie all'8º posto ottenuto in Gran Bretagna. Chiude la stagione 22º in campionato con 3 punti. Rimane un altro anno in 500 sempre in sella alla stessa moto, e stavolta grazie anche a un altro cambiamento nel metodo di assegnazione dei punti, riesce a ottenere 17 punti in stagione classificandosi 21º in campionato.
Nel 1995 partecipa da wild card alla prova austriaca del campionato mondiale Superbike su una Suzuki, riuscendo a ottenere 3 punti grazie al 13º posto ottenuto in gara 2 e classificandosi 50º in campionato. L'anno seguente partecipa al gran premio di Germania della classe 500 su una Suzuki ma non riesce a prendere il via. Quest'ultima è la sua ultima apparizione nel motomondiale, in seguito fa ancora due apparizioni mondiali in Superbike nel 1997 in sella a una Suzuki con la cui partecipa ai round tedeschi e olandesi, senza riuscire a ottenere punti.