Miklós Németh

politico ungherese
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Miklós Németh (Monok, 14 gennaio 1948) è un politico ungherese, Primo ministro dell'Ungheria dal 23 novembre 1988 al 23 maggio 1990.[1]

Miklós Nemeth

Primo ministro provvisorio dell'Ungheria
Durata mandato23 ottobre 1989 –
23 maggio 1990
Predecessorecarica istituita
SuccessoreJózsef Antall

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Popolare d'Ungheria
Durata mandato24 novembre 1988 –
23 ottobre 1989
PredecessoreKároly Grósz
Successorecarica abolita

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Operaio Ungherese
(1976-1989)
Partito Socialista Ungherese
(1989-1990)
Indipendente
(dal 1990)

Era uno dei capi del Partito Socialista Operaio Ungherese, l'ex-partito comunista dell'Ungheria in carica negli anni tumultuosi che portarono alla caduta del comunismo negli stati dell'Europa orientale e centrale[1].

Come Primo ministro, Németh prese la difficile decisione di permettere ai cittadini della Germania Est di scappare dal Paese attraverso il confine con l'Ungheria verso la Germania Ovest[1]. Questa decisione aiutò fortemente la caduta del Muro di Berlino il 9 novembre 1989[1].

Dopo aver abbandonato l'incarico nel 1990, Németh divenne vicepresidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (European Bank for Reconstruction and Development)[2], con sede a Londra, l'istituzione finanziaria stabilita dalla comunità internazionale per aiutare i paesi dell'ex-blocco sovietico e l'Unione Sovietica stessa nella loro transizione verso economie di mercato democratiche[1]. Lasciò la Banca nel 2000 per tornare in Ungheria, dove tentò di diventare il premier designato del partito socialista d'opposizione, ma non ci riuscì perché a questo ruolo fu nominato lo sfidante Péter Medgyessy, successivamente eletto alla carica di Primo Ministro[1].

  1. ^ a b c d e f (EN) Wilson Center Digital Archive, Miklós Németh, su digitalarchive.wilsoncenter.org.
  2. ^ European Bank for Reconstruction and Development, Annual Report 2000 (PDF).

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