Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia

La missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (in inglese United Nations Support Mission in Libya, in acronimo UNSMIL) è una missione speciale politica dell'Organizzazione delle Nazioni Unite volta a supportare la transizione post-bellica della Libia in seguito alla prima guerra civile del 2011.

Logo della missione UNSMIL.

La missione è alle dipendenze del Dipartimento per gli affari politici e di peacebuilding del Segretariato delle Nazioni Unite e ha sede a Tunisi (Tunisia). È guidata dalla statunitense Stephanie Koury, in carica dal 1° marzo 2024 come vice inviata del Segretario generale.[1]

Il mandato della missione è stato esteso annualmente più volte fino al 31 ottobre 2024.[2]

L'UNSMIL è stata avviata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2011 in seguito allo scoppio della prima guerra civile nella Libia di Muʿammar Gheddafi con l'obiettivo di supportare le autorità transitorie post-belliche libiche, tra cui il Consiglio nazionale di transizione. Il mandato della missione è stato definito con l'adozione della risoluzione del Consiglio di sicurezza n° 2009 del 16 settembre 2011.[3]

Il primo capo della missione è stato l'attivista e diplomatico britannico Ian Martin, già segretario generale di Amnesty International tra il 1986 e il 1992 nonché consulente del Segretario generale per la pianificazione post-bellica in Libia. Durante il suo mandato Martin ha denunciato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite i maltrattamenti contro i sostenitori di Gheddafi detenuti dalle autorità transitorie libiche, sostenendo che diversi prigionieri siano stati torturati fino alla morte.[4] Nell'aprile 2012 un convoglio ONU, sul quale era a bordo Martin, è stato colpito con una bomba lanciata da ignoti a Bengasi, sebbene non si siano registrati morti o feriti.[5]

Leadership

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  •   Ian Martin (2011-2912)
  •   Tarek Mitri (2012-2014)
  •   Bernardino León (2014-2015)
  •   Martin Kobler (2015-2017)
  •   Ghassan Salamé (2017-2020)
  •   Stephanie Williams (2020-2021)
  •   Ján Kubiš (2021-2022)
  •   Abdoulaye Bathily (2022-2024)
  •   Stephanie Koury (dal 1° marzo 2024)
  1. ^ (EN) Leadership, su unsmil.unmissions.org. URL consultato il 3 settembre 2024.
  2. ^ (EN) Mandate, su unsmil.unmissions.org. URL consultato il 3 settembre 2024.
  3. ^ (EN) Risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite n° 2009 (2011) (PDF), su documents.un.org, Organizzazione delle Nazioni Unite. URL consultato il 3 settembre 2024.
  4. ^ (EN) UN says three Libya prisoners likely tortured to death, in Reuters, 11 maggio 2012. URL consultato il 3 settembre 2024.
  5. ^ (EN) Libya: No deaths or injuries reported after explosive device thrown at UN convoy, in UN News, 10 aprile 2012. URL consultato il 3 settembre 2024.

Collegamenti esterni

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