Mister I. ci sa fare
Mister I. ci sa fare (Cocktail Time) è un romanzo umoristico del 1958 di P. G. Wodehouse tradotto in lingua italiana nel 1960.
Mister I. ci sa fare | |
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Titolo originale | Cocktail Time |
Autore | P. G. Wodehouse |
1ª ed. originale | 1958 |
1ª ed. italiana | 1960 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | umoristico |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Inghilterra, anni cinquanta |
Serie | Zio Fred |
Preceduto da | Lo zio dinamite |
Seguito da | I signori sono serviti |
È il terzo romanzo di cui è protagonista e Deus ex machina l'inarrestabile Frederick Twistleton, V conte di Ickenham, meglio conosciuto come "zio Fred" e, nella prima traduzione italiana del romanzo, come "Mister I".
Storia editoriale
modificaIl romanzo di P. G. Wodehouse Cocktail Time apparve dapprima in forma condensata sul numero di aprile 1958 del mensile statunitense Ladies' Home Journal, con le illustrazioni di Al Parker[1]. Fu pubblicato in edizione integrale nel Regno Unito da Herbert G. Jenkins di Londra il 20 giugno 1958[2] e successivamente negli Stati Uniti dall'editore Simon & Schuster di New York il 24 luglio 1958[3], con le illustrazioni di Robert Shore[2]. Le differenze fra i testi dei due volumi, statunitense e britannico, sono numerose, anche se riguardano particolari non molto importanti, fatta eccezione per un dialogo in taxi fra Pongo e Zio Fred che nel volume londinese è accorciato rispetto al volume statunitense[3].
Il romanzo è stato tradotto due volte in lingua italiana: nel 1960 da Adriana Motti[4], apprezzata traduttrice di numerose opere di Wodehouse[5], e nel 1988 da Fulvio Bernardinis[4]. I titoli italiani sono differenti: "Mister I. ci sa fare" nell'edizione della Federico Elmo tradotta dalla Motti[6] e "Cocktail time" nella traduzione di Fulvio Bernardinis pubblicata dapprima dalla Mursia[7] e successivamente dalla Guanda[8].
Trama
modifica«Cocktail Time» è il titolo di un romanzo scritto da Sir Raymond Bastable, che era stato punto sul vivo circa le sue capacità letterarie dal cognato Lord Ickenham ("Mister I."). Il romanzo di Sir Raymond è un pamphlet contro i giovani e Sir Raymond, che ha velleità politiche, per evitare polemiche elettorali controproducenti lo ha firmato con lo pseudonimo "Richard Blunt". Sennonché il romanzo diviene immediatamente un best seller e il successo impone che Richard Blunt si personifichi; Sir Raymond, ancora dietro suggerimento di "Mister I.", riesce a convincere un suo squattrinato nipote, Cosmo Wisdom, a diventare Richard Blunt in cambio dei proventi finanziari dell'opera letteraria. Le conseguenze di questo scambio di persone, i diritti d'autore sull'adattamento cinematografico dell'opera letteraria, i frutti che Cosmo vuole trarne sempre di più, le reazioni di Sir Raymond e (soprattutto) una lettera in cui si rivela il nome dell'autore del romanzo e che passa da una mano all'altra generando ricatti a ripetizione, richiederà l'intervento decisivo di "Mister I." per sistemare nel modo più opportuno l'intricata vicenda.
Personaggi
modifica- Reginald G. Twistleton ("Pongo")
- nipote di zio Fred; sposato con Sally Painter; timido, sobrio, preoccupato per le attività in cui lo coinvolge lo zio Fred
- Frederick Altamont Comwallis Twistleton, V conte di Ickenham ("Zio Fred"/"Mister I.")
- alto, smilzo, dall'aspetto distinto; «un uomo la cui missione nella vita è di spargere dolcezza e luce»; sposato con Lady Jane; zio di Pongo
- Jonathan Twistleton Pearce ("Johnny")
- figlioccio di Lord Ickenham, aspirante scrittore, proprietario di Hammer Hall e Hammer Lodge, intimidito dalla sua vecchia balia Nannie Bruce, fidanzato di Bunny
- Sir Raymond Bastable ("Beafy"/"Torello")
- fratellastro di Lady Jane (la moglie di zio Fred), è un eminente avvocato, pomposo e arrogante, vuole candidarsi al Parlamento; autore del romanzo "Cocktail Time" firmato con lo pseudonimo "Richard Blunt"; ha preso in affitto Hammer Lodge; ex fidanzato di Barbara Crowe
- Cosmo Wisdom
- nipote di Sir Raymond, si presenta come autore del romanzo "Cocktail Time"
- Albert Peasemarch
- maggiordomo di Sir Raymond; ex commilitone di zio Fred durante la guerra, ama Phoebe
- Phoebe Wisdom
- sorella di Sir Raymond, madre di Cosmo
- Barbara Crowe
- vedova di Jimmy Crowe; ex fidanzata di Beefy/Torello, socia giovane nell'agenzia letteraria Saxby
- Belinda Farringdon ("Bunny")
- fidanzata di Johnny
- Mr. Prestwick
- socio della Alfred Tomkins Ltd.
- Howard Saxby
- socio anziano dell'agenzia letteraria Saxby
- Gordon Carlisle ("Oily")
- truffatore americano
- Gertrude Carlisle
- moglie aggressiva di Oily
- Nannie Bruce
- vecchia balia di Johnny
- Arthur Popworth
- taxista a Dovetail Hammer
- Cyril McMurdo
- poliziotto a Dovetail Hammer, fidanzato di Nannie
- Benjy
- cocker spaniel di Phoebe
- Rupert Morrison
- proprietario della locanda "Beetle and Wedge" ("Il Cuneo e il Mazzapicchio" nella traduzione italiana) a Dovetail Hammer, munito di licenza per vendere birra, vino e alcolici
Critica
modificaIl protagonista "Lord Ickenham" ("Zio Fred" o "Mister I.") è uno dei personaggi più riusciti di Wodehouse e più amati dallo stesso autore[9]. La trama di Cocktail Time è molto intricata[10]. Come in tutte le opere di Wodehouse, anche in quelle di cui è protagonista Lord Ickenham la maggior fonte di ilarità è il linguaggio, ricco di similitudini e metafore che molto spesso fanno riferimento a una vasta gamma di fonti letterarie colte[11]; aumenta la proporzione dei dialoghi rispetto alla narrazione a causa del maggior coinvolgimento di Wodehouse nel teatro[12]. Come in tutte le opere di Wodehouse, anche in Cocktail Time sono molto numerosi i riferimenti alle grandi opere letterarie classiche e moderne[13] e i riferimenti biblici[14]. Anche Giorgio Manganelli mette in evidenza la funzione del linguaggio di Wodehouse: straordinariamente articolato, mobile, attento al registro linguistico di ciascun personaggio, il che rende Wodehouse uno degli scrittori più difficili da tradurre[15].
Edizioni
modificaIn lingua originale
modifica- (EN) Cocktail Time, 1ª ed., London, Herbert Jenkins, 1958.
- (EN) Cocktail Time, illustrazioni di Robert Shore, New York, Simon & Schuster, Inc., 1958.
In italiano
modifica- Mister I. ci sa fare, collana Moderna libreria straniera, traduzione di Adriana Motti, Milano, F. Elmo, 1960.
- Cocktail time, collana GUM, traduzione di Fulvio Bernardinis, Milano, Mursia, 1998, ISBN 88-425-2272-4.
- Cocktail time, collana Narratori della fenice, traduzione di Fulvio Bernardinis, Parma, U. Guanda, 2008, ISBN 978-88-8246-982-5.
Note
modifica- ^ McIlvaine et al., 1990, p. 150, D35.2.
- ^ a b McIlvaine et al., 1990, A81, p. 93.
- ^ a b N. Midkiff, The Wodehouse novels, 2024.
- ^ a b G. Valentino, 2017, p. 259.
- ^ G. Valentino, 2017, p. 195.
- ^ Mister I. ci sa fare, Elmo, 1960.
- ^ Cocktail Time, ed. Mursia, 1988.
- ^ Cocktail Time, ed. Guanda, 2008.
- ^ R. Usborne, 1988, Chap. 7, Uncle Fred, Lord Ickenham, pp. 154-159.
- ^ R. Usborne, 1988, pp. 81-82.
- ^ R.A. Hall, 1974, pp. 87-88.
- ^ R.A. Hall, 1974, pp. 53–54.
- ^ Madame Eulalie, Cocktail Time, Literary and Cultural References.
- ^ R. Bovendeaard, Biblia Wodehousiana.
- ^ Giorgio Manganelli, Introduzione a Aria di tempesta, TEA, 1994, pp. 7-15.
Bibliografia
modifica- (EN) Daniel H. Garrison, Who's Who in Wodehouse, Revised ed., London; New York, Constable & Robinson, 1991 [1989], pp. 137–138, ISBN 1-55882-087-6.
- (EN) Robert A. Jr Hall, The Comic Style of P. G. Wodehouse, Hamden, Archon Books, 1974, ISBN 0-208-01409-8.
- (EN) Eileen McIlvaine, Louise S. Sherby e James H. Heineman, P. G. Wodehouse: A Comprehensive Bibliography and Checklist, New York, James H. Heineman Inc., 1990, ISBN 978-0-87008-125-5.
- (EN) Richard Usborne, Cocktail time (1958), in The Penguin Wodehouse companion, Harmondsworth ecc., Penguin books, 1988, pp. 81-82, ISBN 0140111654.
- (EN) Gabriella Valentino, Italian Translations of the Works of P.G.Wodehouse: an Epistemic Approach. Doctoral thesis, Swansea, Swansea University, 2017.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Mister I. ci sa fare, su Goodreads.
- (EN) Cocktail Time, su The Russian Wodehouse Society's page.
- (EN) Neil Midkiff, The Wodehouse novels, su madameulalie.org, 1º gennaio 2024. URL consultato il 7 agosto 2024.
- (EN) Fr. Rob Bovendeaard, Biblia Wodehousiana, Cocktail Time, su Biblia Wodehousiana. URL consultato il 7 agosto 2024.
- (EN) Neil Midkiff, Mark Hodson et al., Cocktail Time, Literary and Cultural References, su madameulalie.org. URL consultato il 7 agosto 2024.