Monumento a Umberto I (Roma)
Il Monumento a Umberto I è un monumento situato nei giardini di Villa Borghese, nel quartiere Pinciano di Roma. Venne ideato dallo scultore Davide Calandra nel 1914 per commemorare il secondo re d'Italia, Umberto I di Savoia.
Monumento a Umberto I | |
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Autori | Davide Calandra e Edoardo Rubino |
Data | 1914-1926 |
Materiale | bronzo, marmo e porfido |
Ubicazione | Villa Borghese, Roma |
Coordinate | 41°54′44.28″N 12°29′20.04″E |
Storia
modificaQuesto fu l'ultimo monumento ad essere progettato da Davide Calandra, che vi lavorò fino alla sua morte nel 1915.[1] Edoardo Rubino si occupò del grande basamento di granito decorato con dei fregi in stile Liberty e continuò i lavori dopo la morte di Calandra.[1][2] Il monumento venne completato e inaugurato nel 1926 nel bel mezzo della pineta di Villa Borghese (che allora era dedicata proprio a Umberto I e che avrebbe ripreso il nome originale solo dopo la fine della monarchia).[3] Il luogo fu scelto per la vicinanza con la Piazza di Siena, dove si svolgono le gare equine (e Umberto I amava i cavalli). Al museo dei Bozzetti di Pietrasanta si trova un frammento di un bozzetto per uno dei bassorilievi realizzati da Rubino.[2]
Descrizione
modificaL'opera si trova in uno slargo quadrato situato nelle vicinanze del Viale dei Cavalli Marini e dal quale parte il Viale Gabriel García Márquez. Il sovrano è raffigurato a cavallo, in uniforme militare, ed è ritratto in maniera più composta rispetto alla statua equestre di Amedeo di Savoia, duca d'Aosta a Torino, scolpita dallo stesso Calandra nel 1902: se nel monumento torinese il cavallo di Amedeo alzava in aria le zampe anteriori con fare eroico, il destriero del monumento romano poggia diritte tutte e quattro le zampe a terra.[4]
Sotto la statua equestre si trovano due leoni ai lati di una colonnina con la Lupa capitolina alla sua sommità, una figura velata e due bassorilievi, il Valore e la Pietà regale.[5] La figura del Dolore (che potrebbe essere una personificazione dell'Italia che si copre il capo a lutto) richiama una figura basata sulla stessa allegoria personificata che Emilio Marsili aveva esposto alla prima Biennale di Venezia, nel 1895.[4] Nel basamento di porfido della Val Camonica sono presenti due teste di Medusa che ricordano un gorgoneion, un simbolo apotropaico greco antico.[5][4] Sempre nel porfido è anche presente una dedica al re.
Galleria d'immagini
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Un dettaglio dei due leoni e della colonnina.
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Un dettaglio del bassorilievo del Valore.
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Una delle gorgoni del basamento.
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La dedica al re d'Italia.
Note
modifica- ^ a b Alberto Riccoboni, Roma nell'arte: la scultura nell'evo moderno; dal quattrocento ad oggi; con 513 illustrazioni e 11 tavole fuori testo, Casa Editrice Mediterranea, 1942. URL consultato il 12 marzo 2023.
- ^ a b Frammento del MONUMENTO A UMBERTO I di CALANDRA Davide, Bozzetti in Collezione | Museo dei Bozzetti, su www.museodeibozzetti.it. URL consultato il 12 marzo 2023.
- ^ Massimo Fulvio Finucci e Clarissa Emilia Bafaro, 120° Anniversario del Regicidio di Umberto I, su Consul Press, 28 luglio 2020. URL consultato il 12 marzo 2023.
- ^ a b c Cristina Beltrami, L'archivio della scultura: Monumento a Umberto I Savoia – Davide Calandra ed Eduardo Rubino, su L'archivio della scultura, 14 marzo 2008. URL consultato il 12 marzo 2023.
- ^ a b (EN) Medusa head in Rome, su www.rocaille.it, 31 ottobre 2014. URL consultato il 12 marzo 2023.
Altri progetti
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