Myripnois dioica
Myripnois dioica Bunge, 1833 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. È l'unica specie del genere Myripnois Bunge, 1833.[1][2][3]
Myripnois dioica | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Pertyoideae |
Tribù | Pertyeae |
Genere | Myripnois Bunge, 1833 |
Specie | M. dioica |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Genere | Myripnois Bunge, 1833 |
Specie | M. dioica |
Nomenclatura binomiale | |
Myripnois dioica Bunge, 1833 | |
Sinonimi | |
Pertya dioica (Bunge) S.E.Freire |
Descrizione
modificaMyripnois dioica ha un portamento arbustivi dioico. I fusti possono essere semplici o ramificati (altezza massima 0,6 - 1,6 metri).[4][5][6][7][8][9]
Le foglie lungo il caule normalmente sono picciolate e a disposizione alternata e sparsa, oppure formano verticilli (1 - 5 foglie) su brachiblasti. La forma delle lamine è varia: intera e semplice con contorno da lanceolato a ovato o ellittico e bordi che possono essere continui o dentati e apici mucronati. Le venature sono palmate o pennate. Le stipole sono assenti. Lunghezza del picciolo: 3 – 5 mm. Dimensione della foglia: 2-6 x 1–2 cm.
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali e solitari (diametro capolini: 7 – 10 mm), sessili o brevemente peduncolati (lunghezza del pedunclo 8 mm) su brachiblasti, sottesi da alcune brattee disposte su 2 - 3 serie. I capolini, maschili e femminili (quelli maschili sono più piccoli), di tipo discoide e omogami, sono formati da un involucro a forma da strettamente campanulata a cilindrica (diametro involucro: 6 – 8 mm) composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee (da 5 a 7) disposte su 2 - 3 serie (raramente sono uniseriate) in modo non embricato sono di vario tipo a consistenza fogliacea oppure membranosa o coriacea (lunghezza delle brattee: 8 – 10 mm). Il ricettacolo, piccolo, in genere è nudo (privo di pagliette).
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori femminili non hanno le antere, ma sono fertili. Quelli maschili sono privi dell'achenio.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: nei fiori femminili la corolla è pentalobata con una profonda insenatura tra quattro lobi e il quinto (talvolta può essere subligulata); nei fiori maschili sono presenti tre labbra irregolari (due coppie di lobi corti e il quinto allungato); i colori sono porpora. Lunghezza delle corolle: 13 mm.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con base caudata, troncata o arrotondata o apicolata. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica o schiacciata ai poli.
- Gineceo: lo stilo è filiforme e bilobo, glabro in basso e brevemente peloso in alto. Alla base dello stilo è presente un nettario, altrimenti il nodo basale è assente. I due stigmi sono divergenti e corti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è fusiforme (da oblunga a obovata) con coste oppure con 9 - 10 venature (dimensione: 7 mm); la superficie è glabra o setolosa. Nei fiori maschili gli acheni sono abortivi. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente. Il carpoforo (o capopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare. Il pappo (raramente assente) è formato setole (barbate o subpiumose), decidue o persistenti (lunghezza del pappo: 7 – 10 mm), e sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Fioritura: aprile - maggio.
Biologia
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
modificaQuesta specie vegeta in luoghi aperti sui pendii delle montagne a quote variabili di 100 - 600 metri sul livello del mare. Località: Cina e Mongolia.[9]
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]
Filogenesi
modificaLa posizione della sottofamiglia Pertyoideae, nell'ambito delle Asteraceae, è abbastanza centrale: tra le sottofamiglie Hecastocleidoideae e Tarconanthoideae; ed è caratterizzata da erbe aromatiche, peli conici e multicellulari, corolle non chiaramente bilabiate (irregolarmente divise), polline tricolpato con spine solide, stigmi abbastanza corti e pelosi nella parte abassiale e pappo spesso uniseriato.[1]
In precedenti trattamenti questa specie è stata inclusa nella tribù Mutisieae (Pertya Group).[7][8] In particolare era circoscritta all'interno del genere Pertya.[2] Studi più recenti confermano l'appartenenza di questa specie al gruppo delle Asteraceae.[14]
Il periodo di separazione della sottofamiglia varia da 38 a 2 milioni di anni fa.[1]
Note
modifica- ^ a b c d (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 maggio 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 maggio 2021.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 123.
- ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 315.
- ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 12 maggio 2021.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Lin et al. 2019.
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Nan Lin, Xu Zhang, Tao Deng, Jianwen Zhang, Aiping Meng, Hengchang Wang, Hang Sun e Yanxia Sun, Plastome sequencing of Myripnois dioica and comparison within Asteraceae, in Plant Diversity, vol. 41, n. 5, 2019, pp. 315-322.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Myripnois dioica
- Wikispecies contiene informazioni su Myripnois dioica
Collegamenti esterni
modifica- Myripnois dioica Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Myripnois Royal Botanic Gardens KEW - Database