Non c'è pace per Basile
Non c'è pace per Basile (Pas de repos pour les braves) è un film del 2003 scritto e diretto da Alain Guiraudie, al suo primo lungometraggio.
Non c'è pace per Basile | |
---|---|
Titolo originale | Pas de repos pour les braves |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia, Austria |
Anno | 2003 |
Durata | 104 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | grottesco |
Regia | Alain Guiraudie |
Sceneggiatura | Alain Guiraudie, Frédéric Videau |
Produttore | Nathalie Eybrard, Jean-Philippe Labadie |
Casa di produzione | Paulo Films, Amour Fou Filmproduktion, ARTE France Cinéma |
Distribuzione in italiano | Sharada Distribuzione |
Fotografia | Antoine Héberlé |
Montaggio | Pierre Molin |
Musiche | Teppaz et Naz |
Scenografia | Éric Moulard |
Costumi | Karine Vintache |
Trucco | Michel Vautier |
Interpreti e personaggi | |
|
Trama
modificaIl giovane Basile riceve in sogno la visita del misterioso Faftao-Laoupo, che gli preannuncia che morirà la prossima volta che si addormenterà. A Basile si uniscono il coetaneo Igor e il giornalista Johnny Got, interessati alla sua storia.
Produzione
modificaIl film è stato girato in otto settimane con un budget di oltre 2 milioni di euro.[1]
Distribuzione
modificaIl film è stato presentato in anteprima il 20 maggio 2003 alla Quinzaine des réalisateurs del 56º Festival di Cannes,[2] venendo dunque distribuito nelle sale cinematografiche francesi a partire dal 12 novembre dello stesso anno.[3] È stato poi distribuito nelle sale cinematografiche italiane da Sharada Distribuzione a partire dal 27 ottobre 2005.[3]
Accoglienza
modificaIl film è stato un flop,[1] totalizzando 13 709 spettatori al botteghino francese,[3] meno del precedente film del regista, Ce vieux rêve qui bouge (2001), che era un mediometraggio.[1] Anche la critica si è mostrata tiepida,[1] ad eccezione di Gérard Lefort di Libération, che l'ha stroncato senza appello, lamentandone la disomogeneità e l'essere chiuso nei propri tic nonostante l'etichetta di "cinema libero".[1][2] Guiraudie due anni dopo avrebbe ammesso che si trattava di critiche fondate, dichiarando: «lì per lì stai male, ma poi ti rendi conto che hanno ragione [...] Questa libertà decantata da tutti al tempo di Ce vieux rêve qui bouge, cosa ne ho fatto? [...] Ho deluso l'industria e la critica. Ma da parte del mio entourage o della critica, non ci sono state critiche costruttive che me lo facessero notare prima. Venivo trattato coi guanti».[1]
Note
modifica- ^ a b c d e f (FR) Philippe Azoury, Alain Guiraudie: dans le maquis, in Les Inrockuptibles, 13 luglio 2005. URL consultato il 15 dicembre 2024.
- ^ a b (FR) Gérard Lefort, Guiraudie fait dans l'art et déchets, in Libération, 21 maggio 2003. URL consultato il 15 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2021).
- ^ a b c (EN) Pas de repos pour les braves (2003), su lumiere.obs.coe.int, Osservatorio europeo dell'audiovisivo. URL consultato il 15 dicembre 2024.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Non c'è pace per Basile, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Non c'è pace per Basile, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Non c'è pace per Basile, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Non c'è pace per Basile, su FilmAffinity.
- (EN) Non c'è pace per Basile, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Non c'è pace per Basile, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).