Nota dell'orefice
La nota dell'orefice (in inglese Goldsmith's note) è una fede di deposito e concedeva il diritto di riottenere in cambio l'oro depositato.
Storia
modificaQuesto strumento nacque a Londra, all'incirca nel XVII secolo. Per ragioni di sicurezza, orefici e banchieri toscani e lombardi che erano presenti a Londra usarono il sistema di detenere le monete auree e rilasciare la fede di deposito. Quest'ultima rappresentava di fatto carta moneta che potesse essere riconvertita in oro.
Evoluzione dell'istituto
modificaIl passaggio successivo avvenne con la circolazione tra il pubblico delle fedi di deposito e il loro scambio con soggetti terzi, come mezzo di pagamento. Il punto d'arrivo è da ritrovarsi nelle banche di emissione che ricevano metallo prezioso dal pubblico e davano in cambio banconote che certificassero la ricevuta dell'oro.
Importante il riferimento alla sterlina britannica o pound[non chiaro].[1]