Nottoria
Nottoria è una frazione del comune di Norcia (PG).
Nottoria frazione | |
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La roverella di Nottoria.jpg | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Comune | Norcia |
Territorio | |
Coordinate | 42°43′43.61″N 13°09′22.03″E |
Altitudine | 955 m s.l.m. |
Abitanti | 15 (2022) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06046 |
Prefisso | 0743 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Il paese si trova a circa 13 km da Norcia, ad un'altezza di 955 m s.l.m.. Esso è diviso in tre zone: Villa vecchia (la parte più antica), Villa nova (di più recente costruzione) ed il Colle (più rialzato rispetto alle altre). La valle posta prima del paese è denominata, appunto, Valle e sale fino ai monti circostanti. Secondo i dati Istat del 2001, risulta essere occupato da 36 abitanti.
Storia
modificaLa leggenda racconta che fu costruita di notte (da qui il nome), dopo la distruzione di un paese a seguito del cedimento di una diga. Si tratta infatti di leggenda perché molto probabilmente il toponimo Nottoria deriverebbe dal dialetto locale Nòttora cioè pipistrello che erano presenti in numero considerevole nelle cascine e grotte del paese. Una parte della popolazione del paese distrutto trovò rifugio più a valle, costruendo ricoveri di fortuna fatti di rami, in dialetto locale frasche, da cui il nome Frascaro. La piazza principale è dedicata a Innocenzo Fiorucci (nato nel 1924), già servo di Dio e in via di beatificazione.
Economia
modificaNonostante sia un piccolo paese di montagna, Nottoria ha dato i natali ad una parte della famiglia Fiorucci, nota in tutto il mondo per diversi marchi commerciali. Durante l'estate viene celebrata la festa del Sacro Cuore, voluta dallo stesso Innocenzo, che viene portata avanti nella sua realizzazione da suoi successori.
Monumenti e luoghi d'arte
modifica- Quercia pluricentenaria (ca. 1600), tra le più grandi d'Italia.
- Chiesa parrocchiale di Santo Stefano (XVI secolo), sita al centro del paese, intitolata al primo martire della religione cristiana. Tale chiesa è di costruzione successiva rispetto ad un'altra parrocchia preesistente, intitolata allo stesso santo, oramai diroccata. La chiesa è stata gravemente danneggiata dal violento sisma del 30 ottobre 2016. La chiesa conservava una tela con il Perdono di Assisi firmata da Jean Lhomme e datata 1631.[1]
- Nel paese si trova una cappella che viene utilizzata in particolari occasioni.
- Due massi, posti uno di fronte all'altro: lo scojo de' Colletta e lo scojo di santo Stefano, che prende il nome dalla vecchia chiesa parrocchiale.
Note
modifica- ^ Giorgio Falcidia, Jean Lhomme, Il Perdono di Assisi, in Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori e Bruno Toscano (a cura di), Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria, catalogo di mostra, Venezia, 1989, pagg. 170 - 173.
Collegamenti esterni
modifica- Immagini della quercia plurisecolare, su cannecy.free.fr.