Oratorio di Santo Stefano protomartire
L'oratorio di Santo Stefano protomartire è un oratorio della città di Palermo, che si trova in piazza del Monte di Pietà.
Oratorio di Santo Stefano protomartire | |
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Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Palermo |
Coordinate | 38°07′00.79″N 13°21′25.56″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Santo Stefano |
Arcidiocesi | Palermo |
Stile architettonico | barocco |
Storia
modificaUna confraternita dedicata a santo Stefano venne fondata nel 1580[1], con sede presso la chiesa di Santo Stefano del Piano della Panneria. Ottenuta una porzione di terreno dal governo cittadino[2], ne acquistarono un altro adiacente nel 1600 per l'erezione dell'oratorio.
I danni del terremoto del 1726 furono riparati a cura dell'architetto Francesco Firrigno, e parallelamente furono costruite nel terreno rimasto libero e precedentemente utilizzato come giardino delle case di abitazione per dotare la confraternita della rendita necessaria alle riparazioni e al mantenimento dell'oratorio. Altre case vennero aggiunte nel 1754 ad opera dell'architetto Mariano Sucameli, e furono parallelamente eseguiti lavori di manutenzione e riparazione nell'oratorio.
Nel 1819 fu realizzato un nuovo altare intagliato e dorato e nel 1866 l'abbassamento della quota della strada antistante rese necessaria la costruzione di alcuni gradini davanti alla porta.
Nel 1885 l'edificio necessitava nuovamente di riparazioni per le infiltrazioni di umidità e nel 1908 furono completati i lavori di rifacimento del tetto iniziati l'anno precedente. Altre opere di manutenzione ordinaria furono effettuate nel 1916.
Descrizione
modificaL'oratorio presenta una semplice facciata decorata con lesene e un portale centrale con portone in legno settecentesco.
All'interno si accede in un vestibolo coperto con volta a botte e pavimentato in mattonelle di marmo probabilmente novecentesche, che comunica con l'unica navata interna per mezzo di due porte. Sulle pareti della navata sono presenti lesene doriche, tinteggiate a finto marmo; la copertura è costituita da una volta a botte lunettata, di incannucciata con rivestimento in gesso, affrescata con storie della vita del santo titolare. Un arco a tutto sesto separa la navata, dal presbiterio con l'altare, dove si ripetono le lesene della navata; la copertura è costituita da una cupola, sempre realizzata ad incannucciato, stuccata e affrescata. Sull'altare sono presenti due statue attribuite a Giacomo Serpotta. L'aula presenta stucchi di Procopio e Giovanni Maria Serpotta del 1755 e tracce di affreschi. La decorazione pittorica si incentrava su tele seicentesche attribuite al pittore genovese Bernardo Castello e alla sua bottega, ispirate al protomartire, opere custodite al Museo diocesano.
La sacrestia, accessibile dalla navata per mezzo di un corridoio, conserva un soffitto ligneo dipinto e la pavimentazione, quasi del tutto degradata, composta da mattonelle di ceramica colore rosso e sabbia.
Le murature dell'edificio furono realizzate a sacco in pietrame o blocchetti di calcarenite legati con malta di calce, con cantonali in blocchi dello stesso materiale, così come le lesene della facciata e le loro basi scolpite.
Note
modificaBibliografia
modifica- Pierfrancesco Palazzotto, Palermo. Guida agli oratori. Confraternite, compagnie e congregazioni dal XVI al XIX secolo, Kalós, Palermo 2004, pp. 154–159 ISBN 888922407X
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