Pachyornis elephantopus
Il Pachyornis elephantopus o moa elefantino è una specie di moa, un ordine estinto di grandi uccelli incapaci di volare che vivevano in Nuova Zelanda.
Moa elefantino | |
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Scheletro di P. elephantopus fotografato da Roger Fenton | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Superordine | Palaeognathae |
Ordine | Struthioniformes |
Famiglia | Dinornithidae |
Genere | Pachyornis |
Specie | Pachyornis elephantopus |
Nomenclatura binomiale | |
Pachyornis elephantopus |
Il Pachyornis elephantopus fa parte del genere Pachyornis, questo moa era diffuso solo sull'Isola del Sud e il suo habitat erano le pianure dell'isola ad est delle Alpi meridionali[1]. Era un ratite e un membro dell'ordine Struthioniformes, uccelli con uno sterno privo di carena. L'origine di questi uccelli sta diventando più chiara poiché si ritiene che i loro antenati fossero in grado di volare e che giunsero in volo nelle zone di ritrovamento[1].
Il moa elefantino era alto circa 1,8 metri e pesava fino a 145 kg[2].
Ritrovamenti
modificaIl moa elefantino è stato scoperto ad Awamoa, vicino a Oamaru da Walter Mantell che ne portò le ossa in Inghilterra. Le ossa di più esemplari sono state qui utilizzate per comporre uno scheletro completo che è stato poi esposto al British Museum. Il nome Dinornis elephantopus fu attribuito dal paleontologo Richard Owen.
Distribuzione e habitat
modificaIl moa elefantino è stato rinvenuto solo sull'Isola del Sud della Nuova Zelanda[3][4]. L'habitat comprendeva gran parte del lato orientale dell'isola, con delle varianti della specie presenti nella parte settentrionale e meridionale dell'area[5].
Si trattava soprattutto di una specie presente in pianura, preferendo habitat asciutti e aperti quali prati, arbusti e foreste secche. Erano assenti dagli habitat subalpini e montani dove invece era presente il Pachyornis australis (moa crestato).
Durante la fase di riscaldamento tra pleistocene e olocene, il ritiro del ghiacci consentì l'ampliamento dell'habitat preferito dai moa elefantini e la loro distribuzione sull'isola aumentò[5].
Note
modifica- ^ a b (EN) S. J. J. F. Davies, Moas, in Hutchins, Michael (a cura di), Grzimek's Animal Life Encyclopedia, 8 Birds I Tinamous and Ratites to Hoatzins, 2ª ed., Farmington Hills, MI, Gale Group, 2003, pp. 95–98, ISBN 0-7876-5784-0.
- ^ (EN) Narena Olliver, Heavy–footed Moa, su Birds (of New Zealand), New Zealand Birds, 2005. URL consultato il 20 giugno 2017.
- ^ Worthy, T.H., An analysis of the distribution and relative abundance of moa species (Aves: Dinornithiformes), in New Zealand Journal of Zoology, vol. 17, n. 2, 1990, pp. 213–241, DOI:10.1080/03014223.1990.10422598.
- ^ Cooper, A., Atkinson, I. A. E., Lee, W. G. & Worthy, T. H., Evolution of the moa and their effect on the New Zealand flora, in Trends in Ecology & Evolution, vol. 8, n. 12, 1993, pp. 433–437, DOI:10.1016/0169-5347(93)90005-a.
- ^ a b Rawlence, N. J., Metcalf, J. L., Wood, J. R. Worthy, T. H., Austin, J. J., & Cooper, A., The effect of climate and environmental change on the megafaunal moa of New Zealand in the absence of humans, in Quaternary Science Reviews, vol. 50, 2012, pp. 141–153, DOI:10.1016/j.quascirev.2012.07.004.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Pachyornis elephantopus, su Fossilworks.org.