Pandemia di COVID-19 in Lituania
Il primo caso della pandemia di COVID-19 in Lituania è stato confermato il 28 febbraio 2020.
Pandemia di COVID-19 in Lituania epidemia | |
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Mappa dei casi confermati
oltre 10000 casi 5000-9999 casi 2500-4999 casi 1000-2499 casi 667-999 casi 334-666 casi 100–333 casi meno di 100 casi Diffusione al 31 gennaio 2021 | |
Patologia | COVID-19 |
Origine | Wuhan (Cina) |
Nazione coinvolta | Lituania |
Periodo | 28 febbraio 2020 - 5 maggio 2023 |
Dati statistici[1] | |
Numero di casi | 1 288 438[2] (1º gennaio 2023) |
Numero di guariti | 1 271 210 (1º gennaio 2023) |
Numero di morti | 9 485 (1º gennaio 2023) |
Sito istituzionale | |
Antefatti
modificaIl 12 gennaio 2020, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha confermato che un nuovo coronavirus era la causa di una nuova infezione polmonare che aveva colpito diversi abitanti della città di Wuhan, nella provincia cinese dell'Hubei, il cui caso era stato portato all'attenzione dell'OMS il 31 dicembre 2019.[3][4]
Sebbene nel tempo il tasso di mortalità del COVID-19 si sia rivelato decisamente più basso di quello dell'epidemia di SARS che aveva imperversato nel 2003,[5] la trasmissione del virus SARS-CoV-2, alla base del COVID-19, è risultata essere molto più ampia di quella del precedente virus del 2003, ed ha portato a un numero totale di morti molto più elevato.[6]
Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la fine della pandemia[7][8][9][10][11].
Andamento dei contagi
modificaCronologia
modificaDicembre 2019-Febbraio 2020
modificaNel dicembre 2019, l'aeroporto di Vilnius ha condotto un'esercitazione per prepararsi al contenimento del virus.[12]
Il 26 febbraio, la Lituania ha dichiarato lo stato di emergenza come misura preventiva contro la diffusione di COVID-19.[13]
Il 28 febbraio, la Lituania ha confermato il primo caso di COVID-19, una donna di 39 anni che era arrivata a Kaunas da Verona, in Italia, dopo un viaggio d'affari. Fu quindi ricoverata in ospedale a Šiauliai.[14]
Marzo
modificaIl 12 marzo, il governo della Lituania ha ordinato la cancellazione di tutti gli eventi pubblici al coperto con oltre 100 partecipanti.[15] Lo stesso giorno, il governo ha ordinato la chiusura di tutte le istituzioni educative, compresi gli asili nido, le scuole pubbliche e le università per due settimane.[16]
Il 20 marzo, è stata riportata la prima morte, si trattava di una donna di 83 anni.[17][18]
Il 31 marzo, i casi confermati hanno superato quota 500.[19]
Aprile
modificaIl 1º aprile, il governo della Lituania ha vietato l'esportazione di attrezzature mediche verso paesi al di fuori dell'Unione europea.[20]
Il 3 aprile, la polizia militare ha iniziato ad aiutare la polizia normale e l'unione dei fucilieri lituani a pattugliare le strade per far rispettare le regole sul blocco imposto dal governo.[21]
Il 11 aprile, i casi confermati ufficiali hanno superato quota 1.000.
Il 15 aprile, la città di Nemenčinė è stata chiusa dal 16 aprile al 24 aprile dopo lo scoppio di un focolaio in una fabbrica di abbigliamento.[22]
Il 22 aprile, la quarantena nazionale è stata estesa finl all'11 maggio ed è stata avviata la seconda fase del piano per l'uscita dalla quarantena che comprendeva quattro fasi.[23]
Il 27 aprile, ė scattata la terza fase del piano di uscita dalla quarantena, hanno riaperto: parrucchieri, servizi di manicure, musei, biblioteche, campi da golf e da tennis, poligoni di tiro, parchi di wakeboard, caffè all'aperto, ristoranti e bar. Anche le attività all'aperto come percorsi turistici, parchi, giardini zoologici, giardini botanici all'aperto e torri di osservazione sono autorizzate a riaprire.[23]
Il 30 aprile, è stata avviata la terza fase del piano di uscita dalla quarantena, alcuni voli all'estero sono stati consentiti, i mercati non alimentari sono stati autorizzati a riaprire e tante altre attività. È caduto l'obbligo dell'utilizzo obbligatorio delle mascherine all'aperto.[24]
Maggio
modificaIl 6 maggio, la quarantena nazionale è stata estesa al 31 maggio ed è stata avviata la quarta fase del piano di uscita dalla quarantena.[senza fonte]
Il 13 maggio, la Lufthansa ha ripreso il servizio regolare tra l'aeroporto di Vilnius e Francoforte, diventando la prima compagnia aerea a riprendere i voli da Vilnius a seguito alla sosta dello spazio aereo che era durata per quasi due mesi.[25]
Dal 14 maggio, l'uso delle mascherine all'aperto non è più obbligatorio.[26]
Il 18 maggio hanno riaperto i luoghi al chiuso, inclusi ristoranti, caffè, bar, discoteche, casinò e luoghi di intrattenimento, a condizione che possano seguire le linee guida operative precedentemente definite.[26]
Il 25 maggio, le scuole elementari hanno ripreso le lezioni.[26]
Il 27 maggio, il governo della Lituania ha esteso la quarantena nazionale al 16 giugno e ha presentato un ulteriore piano di uscita che prevede la concessione di eventi di massa con restrizioni, l'eliminazione del limite delle persone autorizzate a radunarsi e la rimozione del controllo delle frontiere con la Lettonia.[27]
Giugno
modificaIl 1º giugno: eventi di massa all'aperto fino a 300 persone ed eventi di massa interni fino a 100 persone sono stati consentiti con determinate restrizioni sulla distanza. Lo stesso giorno, i posti di blocco alle frontiere con la Lettonia sono stati rimossi.[27]
Il 10 giugno, il governo ha deciso di revocare la quarantena nazionale dal 17 giugno.[28]
Il 17 giugno, la quarantena nazionale è stata revocata dopo 93 giorni.[29]
Luglio
modificaIl 15 luglio vennero registrati 21 nuovi casi, l'aumento più alto in un solo giorno dal 10 maggio, dopo un focolaio in un'azienda di trasporti collegata con dei lavoratori provenienti dall'Uzbekistan.[30]
Dal 17 luglio i cittadini stranieri provenienti da paesi al di fuori dell'Spazio economico europeo che si recavano in Lituania avrebbero dovuto fare per due settimane di quarantena fiduciaria.[31]
Il 24 luglio vennero registrati 26 nuovi casi a causa di alcuni focolai nelle feste di famiglia ed in un'azienda dei trasporti a Kaunas.
Agosto
modificaIl primo agosto il governo, guidato da Saulius Skvernelis, decise di rendere nuovamente obbligatorio l’uso delle mascherine nei negozi e nei mezzi pubblici.[32] L’8 agosto si registrò un focolaio di 37 nuovi casi.[33]
Il 16 agosto venne registrato il primo caso di coronavirus nel comune distrettuale di Pakruojis: l'unico comune distrettuale del paese senza casi confermati rimaneva Birštonas.[34]
Il 17 agosto il governo lituano revocò i divieti di ingressi per i cittadini dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo e per i residenti che viaggiavano da paesi severamente colpiti dalla pandemia. Questi si sarebbero dovuti sottoporre ad un tampone prima della partenza. I viaggiatori provenienti da paesi al di fuori sia dell'Unione europea, sia dello Spazio economico europeo avrebbero continuato a richiedere il permesso per arrivare nel paese. Inoltre, rimase in vigore l'obbligo di registrazione per tutti i viaggiatori in arrivo.[35]
Il 18 agosto vennero registrati 38 nuovi casi ed il giorno successivo avvenne la prima morte a Prienai.[36][37] Il 19 agosto le mascherine vennero rese obbligatorie in tutti gli eventi al chiuso o all'aperto, inclusi i caffè ed i ristoranti.[38] Il 23 agosto vennero registrati 41 nuovi casi in un giorno, mentre il 28 il numero dei casi giornalieri arrivò a 48.[39]
Settembre
modificaIl 9 settembre erano presenti 1054 casi attivi in totale in Lituania, il numero più alto dall'inizio della pandemia.[37]
Il 12 settembre si registrarono 53 nuovi casi ed il 17 si registrarono 62 nuovi casi giornalieri:[40] uno di questi si registro a Birštonas, l'ultimo comune distrettuale del paese ad essere colpito dalla pandemia.[41]
Il 19 settembre si registrarono 99 nuovi casi in un giorno e nella capitale Vilnius si superarono i 1000 casi confermati.[42] Inoltre avvenne la prima morte a Kaunas. Il 24 settembre i nuovi casi registrati nell'arco di 24 ore furono 138.[43]
Ottobre
modificaIl 2 ottobre i nuovi casi in un giorno furono 172. Il 3 ottobre si registrò il primo decesso a Visaginas, il 6 i primi due a Kelmė e Akmenė ed il 7 ottobre la centesima morte del paese venne registrata a Radviliškis.
Il 9 ottobre il comune distrettuale di Raseiniai venne messo in confinamento regionale. Queste nuove misure di confinamento includevano il divieto degli eventi pubblici ed una limitazione dell'orario di apertura dei negozi. I bar e i ristoranti dovevano chiudere dopo la mezzanotte e nei negozi bisognava rispettare una distanza tra i clienti. Secondo il Centro nazionale di sanità pubblica 19 focolai erano attivi nel distretto di Raseiniai. Se la situazione sanitaria fosse migliorata, questo confinamento regionale sarebbe terminato il 21 ottobre.
Il 10 ottobre venne registrato un numero record di 205 nuovi casi, che sarebbero aumentati nei giorni successivi. Il 14 ottobre si registrò il primo decesso a Jurbarkas.
Il 18 ottobre il comune di Vilnius emanò delle nuove regole di sicurezza per i luoghi di ristorazione e di svago della capitale: le mascherine furono rese obbligatorie sia al chiuso che all'aperto, tranne per mangiare, bere o fumare; venne imposto l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza; si consigliò agli imprenditori di misurare la temperatura dei clienti e di registrare i nomi di tutti i visitatori.
Il 20 ottobre si registrò il primo decesso a Tauragė. Dal 26 ottobre i comuni distrettuali della Lituania sarebbero stati divisi a seconda della zona di rischio di appartenenza. I comuni distrettuali in "zona rossa" avrebbero dovuto adoperare delle misure di confinamento ancor più severe, limitare l'intensità del trasporto pubblico, limitare gli incontri all'aperto a cinque persone, rendere le mascherine obbligatorie, proibire la visita dei pazienti negli ospedali, limitare i raduni religiosi. I comuni distrettuali in "zona gialla" erano a rischio intermedio e non c'erano le stesse restrizioni della "zona rossa". I comuni distrettuali della "zona verde" non erano sottoposti a restrizioni. Le misure di blocco del comune distrettuale di Raseiniai vennere estese fino al 6 novembre. Venne inoltre registrato il primo decesso a Plungė.
Il 22 ottobre si registrò il primo decesso a Šilutė. Il 25 ottobre il numero totale dei casi di coronavirus nel paese superò i 10.000 contagi. Il 26 ottobre vennero registrati 766 nuovi casi. Nello stesso giorno i comuni di Elektrėnai, Joniškis, Jurbarkas, Kelmė, il comune distrettuale di Klaipėda, Kretinga, Marijampolė, il comune distrettuale diPasvalys, Plungė, Skuodas, il comune distrettuale di Šiauliai and Švenčionys vennero confinati per un periodo che sarebbe durato fino al 9 novembre. Il governo lituano emanò una nuova serie di regole e restrizioni per affrontare la pandemia. L'inizio dell'orario di lavoro venne fissato alle 7:00 e la fine alle 12:00. Le consegne a domicilio e il cibo da asporto non sarebbero stati soggetti alle normative sull'orario di lavoro.
Il 28 ottobre i comuni di Vilnius, Kaunas, Klaipėda, Širvintos, Šilalė, Trakai, Telšiai e il comune distrettuale di Vilnius vennero confinati.[44]
Il 31 ottobre il numero dei nuovi casi raggiunse la cifra record di 1001 contagi, mentre il numero dei nuovi decessi salì a 8.[37]
Novembre
modificaIl 4 novembre il governo lituano decise di mettere l'intera nazione in quarantena: le misure di blocco includevano la limitazione dei contatti al di fuori delle famiglie, la limitazione degli invitati ai matrimoni e ai funerali, la chiusura dei ristoranti e dei caffè eccetto per l'asporto, la chiusura delle palestre, delle piscine, delle spa, dei musei, dei cinema e dei teatri, il proseguimento delle attività sportive senza spettatori, la limitazione del numero di passeggeri sui mezzi pubblici, l'obbligo dell'uso delle mascherine in tutti i luoghi all'aperto ed il divieto delle visite in ospedale. Il confinamento sarebbe dovuto finire il 29 novembre.[45]
Il 6 novembre i nuovi casi furono 1656 ed il giorno successivo furono 1972. Il 7 novembre, inoltre, si registrarono 11 decessi.
L'8 novembre il numero dei nuovi casi raggiunse la cifra record di 1980 contagi e l'11 novembre si registrarono 14 morti.
Il 13 novembre vennero registrati 2066 nuovi casi in 24 ore, mentre il 18 novembre vennero registrati 1963 nuovi casi e 24 decessi. Il 20 novembre i nuovi casi in un giorno furono 2265 ed il 22 novembre furono 2307.
Il 25 novembre il governo di Skvernelis decise di posticipare la fine del confinamento alla mezzanotte del 17 dicembre. Inoltre, il governo decise che i musei e le gallerie d'arte sarebbero riaperti ma con le giuste precauzioni, inclusa la distanza di due metri tra un visitatore e l'altro. I visitatori avrebbero potuto anche visitare in gruppi non più grandi di due, o più se appartenenti alla stessa famiglia.[46]
Il 27 novembre il numero dei nuovi casi raggiunse la cifra record di 2339 contagi.
Dicembre
modificaNei primi giorni di dicembre il numero dei nuovi casi giornalieri aumentò drammaticamente, passando da 2445 nuovi casi il 3 dicembre a 3330 il 16 dicembre.
Il 16 dicembre i nuovi contagi giornalieri furono 3418, il numero più alto dall'inizio della pandemia, mentre vennero confermati 44 nuovi decessi, il numero più alto in 24 ore dall'inizio della pandemia. Il governo, guidato dalla nuova prima ministra Ingrida Šimonytė, decise di rendere le misure di blocco ancora più restrittive: i contatti con più di una persona non appartenente alla famiglia vennero vietati, così come gli eventi tra più persone non congiunte; vennero vietati i viaggi non obbligatori e venne permesso ai cittadini di lasciare la propria abitazione per andare a fare la spesa, andare al lavoro e cercare un'assistenza sanitaria; tutti i negozi sarebbero stati chiusi, a eccezione dei negozi di alimentari, o avrebbero proseguito la loro attività attraverso le prenotazioni via Internet; le attività che avrebbero portato a un contatto ravvicinato tra più persone per oltre 15 minuti vennero proibite, ad eccezione dei servizi di psicoterapia e di salute; tutte le classi delle scuole superiori avrebbero proseguito con la Didattica a Distanza, tranne per gli studenti i cui genitori non avrebbero potuto lavorare da casa.[47]
Il 17 dicembre il numero totale di casi nel paese superò quota 100.000. Il 23 dicembre il numero dei nuovi casi raggiunse la cifra record di 3799 contagi, mentre il giorno dopo i nuovi casi furono 3799.
Il 27 dicembre ebbe inizio la campagna di vaccinazione nel paese, così come nel resto dell'Unione europea.
Il 29 dicembre vennero registrati 78 nuovi decessi ed il giorno successivo vennero registrati 3934 nuovi casi, il numero più alto dall'inizio della pandemia.
Gennaio 2021
modificaIl primo gennaio vennero registrate 42 morti giornaliere ed 89 morti dei giorni precedenti che non erano ancora state registrate.[48]
Il 4 gennaio il governo lituano confermò che 293 decessi non erano stati contabilizzati nelle statistiche. Il numero totale delle morti raggiunse quota 1950.[49]
Febbraio 2021
modificaIl 15 febbraio le misure di confinamento vengono allentate: infatti i negozi piccoli e le sale di bellezza poterono riaprire.[50]
Dal 25 febbraio non è più obbligatorio indossare la mascherina per il viso all'aperto. Inoltre, è consentito lo spostamento tra città e comuni limitrofi.[51]
Marzo 2021
modificaIl 16 marzo le misure di confinamento vengono ulteriormente allentate: gli spostamenti ora sono consentiti tra molti dei comuni distrettuali (54 su 70) con pochi casi di coronavirus.[52]
Il 23 marzo vengono registrati 855 nuovi contagi, un numero che non veniva superato dal 28 gennaio 2021.[53]
Note
modifica- ^ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
- ^ Coronavirus Update, su worldometers.info.
- ^ NUOVO CORONAVIRUS–CINA (PDF), Ministero della salute, 12 gennaio 2020. URL consultato il 12 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2020).
- ^ Novel Coronavirus Information Center, su elsevier.com, Elsevier. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2020).
- ^ Covid-19, Oms: non è mortale come Sars e Mers, su salute.gov.it, Ministero della salute, 18 febbraio 2020. URL consultato il 12 aprile 2020.
- ^ Michael Ryan, Il coronavirus ha ucciso più della Sars. L'Oms: "I contagi in Cina si stanno stabilizzando". E Amazon si ritira dal MWC a Barcellona, in La Repubblica, 9 febbraio 2020. URL consultato l'8 maggio 2020.
- ^ Covid, l’Oms dichiara la fine dell’emergenza. La stima: «In 3 anni almeno venti milioni di decessi», su Corriere della Sera, 5 maggio 2023.
- ^ Pandemia Covid, l'Oms dichiara la fine dello stato di emergenza, su SkyTG24, 5 maggio 2023.
- ^ (EN) Covid global health emergency is over, WHO says, su BBC News, 5 maggio 2023.
- ^ (EN) WHO says Covid-19 is no longer a global health emergency, su CNN, 5 maggio 2023.
- ^ L’Oms dichiara finita l’emergenza Covid-19, su Fanpage, 5 maggio 2023.
- ^ (LT) Lietuvos oro uostuose – laikinosios priemonės koronaviruso rizikai suvaldyti, su MadeinVilnius.lt - Vilniaus naujienų dienoraštis, 25 gennaio 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (EN) Coronavirus: Lithuania declares state emergency, su lrt.lt, 26 febbraio 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) Koronavirusas patvirtintas Lietuvoje – 39 metų moteris izoliuota Šiaulių ligoninėje, stebimi jos šeimos nariai, su 15min.lt. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) Ekstremalių situacijų metu masiniai renginiai uždarose patalpose nevyks, su lrv.lt. URL consultato il 6 maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
- ^ (LT) Visoje Lietuvoje dėl koronaviruso dviem savaitėms uždaromos švietimo įstaigos, su lrv.lt. URL consultato il 6 maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
- ^ (LT) Lietuvoje mirė pirmasis koronavirusu užsikrėtęs žmogus, su sam.lrv.lt. URL consultato il 6 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2020).
- ^ Lietuvoje – pirmasis mirties nuo koronaviruso atvejis, mirė moteris iš Ukmergės, su lrytas.lt. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) COVID-19 ATVEJŲ EPIDEMIOLOGINIO TYRIMO REZULTATAI, su nvsc.lrv.lt. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) Spręsdama apsaugos priemonių trūkumo problemą, Vyriausybė uždraudė jų eksportą į trečiąsias šalis, su lrt.lt, 1º aprile 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) Nuo penktadienio į Lietuvos miestų gatves patruliuoti išeina kariuomenė, su DELFI. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (EN) Lithuania to seal off town to contain coronavirus hotspot, su lrt.lt, 15 aprile 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ a b https://www.lrt.lt/en/news-in-english/19/1166332/lithuania-moves-ahead-with-quarantine-easing-all-shops-outdoor-bars-to-reopen
- ^ (LT) Oficialu: atnaujinami skrydžiai, leidžiama prekiauti ne maisto produktais turgavietėse, su lrt.lt, 29 aprile 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (EN) First flights from Vilnius to depart for Frankurt, su lrt.lt, 13 maggio 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
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- ^ (LT) Birštono savivaldybės gyventojui patvirtintas Covid-19 ligos atvejis, su kvitrina.lt · Prienų ir Birštono naujienų portalas, 17 settembre 2020. URL consultato il 5 maggio 2021.
- ^ (LT) Lietuvoje per parą patvirtinti 99 nauji koronaviruso atvejai, mirė 3 užsikrėtę asmenys, su lrt.lt, 19 settembre 2020. URL consultato il 5 maggio 2021.
- ^ (LT) COVID-19 toliau plinta Šiaulių ir Radviliškio gydymo įstaigose, muzikiniuose ansambliuose, sporto klube, mokyklose, su lrt.lt, 24 settembre 2020. URL consultato il 5 maggio 2021.
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- ^ (EN) Lithuania to introduce nationwide quarantine, close gyms and theatres, su lrt.lt, 4 novembre 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (EN) Lithuania extends quarantine until mid-December, to ease restrictions on museums, su lrt.lt, 25 novembre 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (EN) Lithuania imposes nationwide lockdown, su lrt.lt, 13 dicembre 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) NVSC patvirtina – per parą nuo COVID-19 nemirė 130 žmonių, ligoninėms tikslinant informaciją, priskaičiuotos ir ankstesnės mirtys, su lrt.lt, 1º gennaio 2021. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) NVSC vadovas ministrui pateikė atsakymus dėl neapskaitytų mirčių, su DELFI. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) Ernestas Naprys, Oficialu: pirmadienį duris atveria dalis parduotuvių, grožio salonai, su DELFI. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) Ignas Jačauskas, Įsigalioja karantino pakeitimai: nelieka prievolės dėvėti kaukes lauke, leidžiama keliauti tarp didmiesčių ir rajonų, su DELFI. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (LT) Judėjimo ribojimais liks 16 savivaldybių: policija pasakė, kur ir kaip budės pareigūnai, su DELFI. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (EN) Coronavirus: Lithuania's daily infection count jumps to 855, su lrt.lt, 23 marzo 2021. URL consultato il 6 maggio 2021.
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Lituania, su worldometers.info.