Payal Kapadiya

regista e sceneggiatrice indiana
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Payal Kapadiya (in marathi पायल कपाडिया, Pāyal Kapāḍiyā; Mumbai, 4 gennaio 1986) è una regista e sceneggiatrice indiana.

Payal Kapadiya al Festival di Cannes 2024

Biografia

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Nata e cresciuta a Mumbai,[1] è figlia della videoartista Nalini Malani.[2] Si laurea al Film and Television Institute of India (FTII) di Pune,[1][3][4] a cui è stata ammessa al secondo tentativo.[4] Durante il suo ultimo anno al FTII è diventata l'unica regista indiana al Festival di Cannes 2017 quando il suo cortometraggio studentesco Dopahar ke bādal è stato selezionato per concorrere nella sezione Cinéfondation.[3][4]

Nel 2021 ha vinto L'Œil d'or, il premio cannense per il miglior documentario, con il suo primo lungometraggio, A Night of Knowing Nothing, girato nel corso di cinque anni.[2][3][5][6] Il film è incentrato sulle proteste studentesche scoppiate nel 2015 alla FTII e durate 139 giorni contro la nomina a rettore dell'istituto di un membro del BJP, alle quali la stessa Kapadiya aveva partecipato all'epoca.[1] Nel 2024 ritorna a Cannes e vince il Grand Prix speciale della giuria, il secondo maggior premio del festival, col suo secondo lungometraggio Amore a Mumbai,[1][6][7] per il quale è stata candidata anche al Golden Globe per la miglior regista.[7] Film di finzione girato principalmente in malayālaṃ grazie a capitali europei, racconta dell'amicizia di tre forestiere residenti a Mumbai.[1][6][7] Nonostante il plauso della critica e numerosi riconoscimenti ricevuti in giro per il mondo, viene scartato dalla Film Federation, l'ente governativo preposto, nella scelta del candidato indiano all'Oscar al miglior film straniero, ufficialmente per via del suo essere "troppo poco indiano".[6][7]

Vita privata

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È fidanzata col direttore della fotografia dei suoi film Ranabir Das, conosciuto alla FTII.[1] Il fratello di quest'ultimo, Topshe, ha composto le musiche di A Night of Knowing Nothing ed Amore a Mumbai.[1]

Tra le sue fonti d'ispirazione da regista c'è il suo connazionale Ritwik Ghatak.[5] Ha citato tra i migliori "film urbani" News from Home di Chantal Akerman, Taipei Story di Edward Yang, Cleo dalle 5 alle 7 di Agnès Varda, Pratidbandbī di Satyajit Ray, Millennium Mambo di Hou Hsiao-hsien e i film di Wong Kar-wai.[5]

Filmografia

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Lungometraggi

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Cortometraggi

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  • Watermelon, Fish and Half Ghost (2014)
  • The Last Mango Before the Monsoon (2015)
  • Dopahar ke bādal (दोपहर के बादल, 2017)
  • And What is the Summer Saying? – documentario (2018)

Riconoscimenti

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  1. ^ a b c d e f g (EN) Bedatri D. Choudhury, “I Had Given Up on this Film”: Payal Kapadia on All We Imagine as Light, in Filmmaker, 14 novembre 2024. URL consultato il 7 gennaio 2025.
  2. ^ a b (EN) Suanshu Khurana, How Payal Kapadia ‘found’ her documentary film which won the L’Oeil d’Or at Cannes, in The Indian Express, 9 agosto 2021. URL consultato l'8 maggio 2024.
  3. ^ a b c (EN) Naman Ramachandran, Cannes Fresh Faces: Directors’ Fortnight Selection ‘A Night of Knowing Nothing’ Director Payal Kapadia, in Variety, 9 luglio 2021. URL consultato l'8 maggio 2024.
  4. ^ a b c (EN) Bhavya Dore, Payal Kapadia: Over the Clouds, su openthemagazine.com, 7 giugno 2017. URL consultato l'8 maggio 2024.
  5. ^ a b c (EN) Devika Girish, Interview: Payal Kapadia on A Night of Knowing Nothing, in Film Comment, 28 febbraio 2022. URL consultato l'8 maggio 2024.
  6. ^ a b c d (EN) Zac Ntim, Payal Kapadia On Her Buzzy Awards Title ‘All We Imagine As Light’, India’s Controversial Oscars Committee & Plans For Her Next Feature, in Deadline.com, 30 novembre 2024. URL consultato il 7 gennaio 2025.
  7. ^ a b c d (EN) Shahamat Uddin, “I Like to Be Ill-Defined”: Director Payal Kapadia on All We Imagine as Light, in Interview, 27 dicembre 2024. URL consultato il 7 gennaio 2025.

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Collegamenti esterni

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