Pedro Téllez-Girón, III duca di Osuna
Don Pedro Téllez-Girón y Velasco Guzmán y Tovar, III duca di Osuna (Osuna, 17 dicembre 1574 – Madrid, 24 settembre 1624), è stato un politico e militare spagnolo.
Pedro Téllez-Girón | |
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Ritratto in armatura di Pedro Téllez-Girón, opera di Bartolomé González. | |
Viceré di Napoli | |
Durata mandato | 21 agosto 1616 – 4 giugno 1620 |
Monarca | Filippo III di Spagna |
Predecessore | Pedro Fernández de Castro |
Successore | Gaspar de Borja y Velasco |
Viceré di Sicilia | |
Durata mandato | 1611 – 1616 |
Monarca | Filippo III di Spagna |
Predecessore | Juan Fernández Pacheco |
Successore | Francisco Ruiz de Castro |
Pedro Téllez-Girón y Velasco Guzmán y Tovar | |
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Nascita | Osuna, 17 dicembre 1574 |
Morte | Madrid, 24 settembre 1624 |
Dati militari | |
Paese servito | Impero spagnolo |
Forza armata | Esercito spagnolo |
Guerre | Guerra degli ottant'anni |
Battaglie | |
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Biografia
modificaFu una delle personalità più importanti e controverse del regno di Filippo III di Spagna. Combatté in gioventù nelle Fiandre contro i ribelli fiamminghi e, negli anni in cui ricoprì le cariche di viceré di Sicilia (1611-1616) e viceré di Napoli (dal 21 agosto 1616 al 4 giugno 1620), elaborò e condusse operazioni militari tese a ridurre la potenza navale dell'Impero ottomano nel mar Adriatico, nel mar Ionio e nel Canale di Sicilia, oltreché a contendere alla Repubblica di Venezia il dominio dell'Adriatico. Sostenne i pirati uscocchi e ingaggiò una guerra navale semiufficiale contro i veneziani dal 1616 al 1620.[1] Progettò un ambizioso piano, passato alla Storia come congiura di Bedmar, per l'annessione di Venezia all'Impero spagnolo, che tuttavia fallì. Sempre negli anni in cui governò il meridione d'Italia, si distinse per la lotta alla corruzione e alla delinquenza.
La morte di Filippo III nel 1621, con la conseguente caduta del governo del duca di Lerma, provocò la subitanea caduta in disgrazia del duca di Osuna, che fu arrestato per ordine del nuovo re Filippo IV e del nuovo primo ministro, il Conte Duca di Olivares.
Morì in carcere tre anni dopo. La fama del duca di Osuna è dovuta in gran parte alla sua lunga amicizia con Francisco de Quevedo, grande poeta e scrittore barocco spagnolo, che fu per anni al suo servizio come diplomatico e che gli dedicò la famosissima poesia Memoria inmortal de D. Pedro Girón, Duque de Osuna, conosciuta in Italia come In morte del Duca di Osuna. Un verso di questa lirica fu poi ripreso da Jorge Luis Borges come esempio perfetto di metafora barocca. Il passo, celeberrimo, è il seguente: "su tumba son de Flandes las campañas / y su epitafio la sangrienta luna", cioè "la sua tomba sono le campagne delle Fiandre / e il suo epitaffio la sanguigna luna", con il chiaro riferimento alle sue battaglie contro i fiamminghi e contro i turchi, la cui bandiera comprendeva la mezzaluna dell'Islam.
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Jan Glete, La guerra sul mare 1500-1650, Bologna, Il Mulino, 2010, p. 161.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Pedro Téllez-Girón, III duca di Osuna
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pedro Téllez-Girón, III duca di Osuna
Collegamenti esterni
modifica- Osuna, Pedro Téllez-Girón y Guzmán duca di, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (ES) Pedro Téllez-Girón, III duca di Osuna, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64065219 · ISNI (EN) 0000 0000 5945 178X · BAV 495/241354 · CERL cnp01336089 · LCCN (EN) n92094244 · GND (DE) 11916101X · BNE (ES) XX826770 (data) · BNF (FR) cb122691056 (data) · J9U (EN, HE) 987007445406305171 |
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