Pieve d'Isola
La pieve d'Isola fu per secoli una ripartizione della provincia di Como e della diocesi di Como basata sull'isola Comacina.
La pieve
modificaPieve religiosa
modificaGià prima dell'885 la sede della pieve, che aveva giurisdizione anche sul territorio di Lezzeno,[1] era localizzata sull'Isola Comacina, dove una comunità cristiana si trovava almeno dal VI secolo.[2] Nel 1178 una decisione ratificata da papa Alessandro III ufficializzò lo spostatamento della sede plebana alla chiesa di Sant'Eufemia di Ossuccio, [3] di fatto già avvenuto tre anni prima, quando Federico Barbarossa aveva sancito il divieto di ricostruire edifici sull'isola, rasa al suolo nel 1169.[2]
Pieve civile
modificaSotto il profilo civile, la suddivisione amministrativa della pieve fu razionalizzata dall'imperatrice Maria Teresa che riconobbe 10 comuni, di cui quattro storicamente parte della pieve:
e questi comuni staccati dalla Pieve di Val d'Intelvi:
Note
modifica- ^ AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, pp. 50-51.
- ^ a b AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 120.
- ^ AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 119.
Bibliografia
modifica- AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II, Como-Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1996.
Collegamenti esterni
modifica- Isola, su lombardiabeniculturali.it.