Pignola (olivo)
La pignola, nel finalese ligure nota come feina (da feìn - feglino), è una varietà di oliva tardiva, piccola e di colore nero. Già nota con tale nome nell'Ottocento.[1][2][3]
Pignola | |
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Sinonimi | pinola, arnasca |
Regione | Liguria |
Caratteri botanici e agronomici | |
Attitudine | olio |
Caratteristiche dei frutti | |
Peso medio | 1,9 g grammi |
Forma | tondeggiante |
Colore a maturazione | nero |
Resistenza | |
Alla mosca | elevata |
Al freddo | alta |
La produzione è tipica di Arnasco - valle Arroscia, da cui una altro nome della cultivar.[4][5] L'olio ottenuto ha un retrogusto che ricorda il pinolo e leggermente amarognolo: il fruttato è più intenso delle altre varietà della zona. L'albero di pignolo, è di dimensione inferiore alla Taggiasca, cultivar diventato in Liguria predominante.[6] Il frutto è piuttosto piccolo, tondeggiante, di colore nero. La maturazione è tendenzialmente tardiva e la polpa del frutto risulta consistente.
Pur essendo una varietà diffusa soprattutto nel Ponente ligure, le olive Pignola sono espressamente indicate nel disciplinare del D.O.P Riviera Ligure con la denominazione aggiuntiva Riviera di Levante.[7]
Note
modifica- ^ Francesco Constantino Marmocch Prodromo della storia naturale generale e comparata d'Italia 1844
- ^ Caruso Monografia Dell'ulivo
- ^ Gera Nuovo dizionario universale di agricoltura 1842
- ^ Agriliguria
- ^ Olivo Pignola
- ^ Vi è qualche incertezza nelle denominazioni correnti: la Taggiasca viene anche denominata Pignola d'Oneglia.[1] [2]
- ^ Disciplinare Olio D.O.P. Ligure