Pila zinco-carbone

tipo di accumulatore

La pila zinco-carbone è un tipo di batteria primaria (non ricaricabile) che utilizza un elettrodo di zinco come anodo, una pasta di biossido di manganese (MnO₂) come catodo e un elettrolita a base di cloruro di ammonio (NH₄Cl) o cloruro di zinco (ZnCl₂). È tra le tecnologie di batterie più antiche e diffuse, sviluppate alla fine del XIX secolo, e rappresentano una versione migliorata delle pile Leclanché.

Composizione e Struttura

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Principio di Funzionamento

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Quando la batteria è in uso, lo zinco si ossida, liberando elettroni e formando ioni di zinco. Gli elettroni viaggiano attraverso il circuito esterno, mentre il biossido di manganese nel catodo viene ridotto, completando la reazione elettrochimica.

Caratteristiche

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  • Tensione nominale: 1,5 V.
  • Capacità: generalmente inferiore rispetto alle batterie alcaline, con valori tipici tra 1.000 e 2.000 mAh (per una batteria formato AA).
  • Costo: molto economiche, il che le rende popolari per dispositivi a basso consumo.
  • Prestazioni: funzionano bene in applicazioni a basso drenaggio di corrente, ma mostrano un rapido calo di tensione sotto carichi elevati.

Svantaggi

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  • Durata limitata: tendono a scaricarsi più rapidamente rispetto ad altre tecnologie.
  • Resistenza interna alta: ciò causa una riduzione della capacità disponibile con carichi elevati.
  • Tendenza a perdite: le batterie al carbone-zinco possono sviluppare perdite di elettrolita con il tempo, specialmente se non utilizzate correttamente.

Applicazioni

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Sono utilizzate principalmente in dispositivi a basso consumo, come telecomandi, orologi da parete, torce economiche e giocattoli.

Pur essendo state in parte sostituite dalle batterie alcaline e da altre tecnologie più avanzate, rimangono una scelta comune per applicazioni non critiche grazie al loro basso costo.

Voci correlate

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Altri progetti

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