Pleiotaxis
Pleiotaxis Steetz, 1864 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Descrizione
modificaLe specie di questa voce sono piante perenni con portamenti erbacei o subarbustivo e radici legnose.[3][4][5][6][7][2]
Le foglie lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata e picciolate. La forma della lamina (semplice e intera) varia da lineare, ellittica, ovato-lanceolata a obovata; i bordi sono scarsamente dentati (raramente interi); la superficie è venata in modo pennato. Sono presenti rami fogliacei sterili. Le stipole sono assenti.
Le infiorescenze sono composte da capolini eretti, terminali e solitari o raccolti in formazioni corimbose o racemose. I capolini, discoidi e omogami, sono formati da un involucro a forma cilindrica, campanulata o spiraleggiante composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tubulosi. Le brattee disposte su 5 - 7 serie in modo embricato e scalato sono di varie forme e tipi: ampie a consistenza cartacea o coriacea con apici da ottusi a arrotondati, non pungenti. Il ricettacolo, superficialmente alveolato, a forma piatta o lievemente convessa, è privo di pagliette.
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori, numerosi, sono actinomorfi, generalmente ermafroditi (bisessuali) e feritli.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla nei fiori tubulosi ha uno stretto tubo con 5 lunghi lobi lineari con superfici glabrescenti o pubescenti per corti peli ghiandolari e lobi provvisti di venature vascolari accessorie; il tubo si allarga improvvisamente nei lobi. Il colore varia da rosso (o porpora) a giallo-bianco.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con base caudata (non calcarata); le code sono lunghe da subrotonde a subacute e ramificate. Il tessuto endoteciale è polarizzato. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (radialmente simmetrico), echinato-perforato.
- Gineceo: lo stilo è filiforme con due stigmi; i rami (gli stigmi) sono corti o moderatamente lunghi, separati, bi-venati e spesso ricurvi con apici ottusi. Lo stilo alla base è glabro e privo del nodo basale; delle papille sono presenti sotto la biforcazione. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio è strettamente cilindrica con 4 coste. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente con superficie liscia (o ghiandolare), glabra o ricoperta da peli ghiandolari semplici o biforcuti. Il carpoforo (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare e generalmente presente. I pappi, formati da una o più serie di setole piatte e barbate (raramente subpiumose o con apici piatti), sono isomorfi, persistenti o caduci (o assenti), sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Biologia
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
modificaLa distribuzione delle specie di questo gruppo è più o meno relativa all'Africa centrale.[2]
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[9], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[10] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[11]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7]
Filogenesi
modificaLe specie di questa voce appartengono alla sottofamiglia Dicomoideae, e in particolare alla sottotribù Pleiotaxinae (tribù Dicomeae). La sottofamiglia (di recente costituzione), da un punto di vista filogenetico, è posizionata tra le sottofamiglie Tarchonanthoideae e Carduoideae. I caratteri principali della sottofamiglia sono: i portamenti variano da erbacei a arbustivi, l'involucro è pluriseriato con brattee coriacee e pungenti, il ricettacolo è alveolato, il polline è echinato, i rami dello stilo sono pubescenti con superficie stigmatica continua e cresta marginale, il carpoforo in genere è assente. L'area di origine della maggior parte delle specie è l'Africa a sud del Sahara.[1]
I principali caratteri diagnostici del genere Pleiotaxis (monofiletico alle analisi del DNA[12]) sono: gli apici delle brattee dell'involucro variano da subacuti a arrotondati, le code delle antere non sono calcarate e gli acheni hanno delle forme strettamente cilindriche. Il genere è diviso in due gruppi: nel primo i capolini sono solitari o raggruppati in lassi corimbi e con i fiori colorati di porpora; nel secondo i capolini sono raggruppati in panicoli e i fiori sono colorati di giallo e crema.[7]
Il numero cromosomico di base delle specie di questo gruppo è: 2n = 20 e 22.[1][6]
Il periodo di separazione della sottofamiglia (formazione del clade) dal resto della famiglia delle Asteraceae è di circa 41,5 milioni di anni fa; mentre gli antenati delle attuali specie si sono separati circa 27 milioni di anni fa (gruppo corona).[1]
Elenco delle specie
modificaQuesto genere comprende le 34 seguenti specie:[2]
- Pleiotaxis affinis O.Hoffm.
- Pleiotaxis ambigua S.Moore
- Pleiotaxis angolensis Rodr.Oubiña & S.Ortiz
- Pleiotaxis angusterugosa C.Jeffrey
- Pleiotaxis antunesii O.Hoffm.
- Pleiotaxis bampsiana Lisowski
- Pleiotaxis chlorolepis C.Jeffrey
- Pleiotaxis decipiens C.Jeffrey
- Pleiotaxis dewevrei O.Hoffm. ex T.Durand & De Wild.
- Pleiotaxis duvigneaudii Lisowski
- Pleiotaxis eximia O.Hoffm.
- Pleiotaxis fulva Hiern
- Pleiotaxis gombensis C.Jeffrey
- Pleiotaxis huillensis O.Hoffm.
- Pleiotaxis jeffreyana Lisowski
- Pleiotaxis lawalreana Lisowski
- Pleiotaxis lejolyana Lisowski
- Pleiotaxis linearifolia O.Hoffm.
- Pleiotaxis macrophylla Muschl.
- Pleiotaxis newtonii O.Hoffm.
- Pleiotaxis overlaetii Staner
- Pleiotaxis oxylepis C.Jeffrey
- Pleiotaxis perfoliata Lisowski
- Pleiotaxis petitiana Lisowski
- Pleiotaxis pulcherrima Steetz
- Pleiotaxis racemosa O.Hoffm.
- Pleiotaxis robynsiana Lisowski
- Pleiotaxis rogersii S.Moore
- Pleiotaxis rugosa O.Hoffm.
- Pleiotaxis selina C.Jeffrey
- Pleiotaxis subpaniculata Chiov.
- Pleiotaxis subscaposa C.Jeffrey
- Pleiotaxis upembensis Lisowski
- Pleiotaxis welwitschii S.Moore
Note
modifica- ^ a b c d e (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 26 maggio 2021.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 123.
- ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 274.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Ortiz et al. 2013.
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Santiago Ortiz, Rodrigo Carbajal, Miguel Serrano, Juan Rodríguez-Oubiña & Isabel Iglesias, Phylogeny of the African Mutisieae s.l. (Asteraceae) based on ndhF and trnL-F sequences (cpDNA), in Taxon, vol. 62, n. 3, 2013, pp. 525-536.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikispecies contiene informazioni su Pleiotaxis
Collegamenti esterni
modifica- Pleiotaxis Royal Botanic Gardens KEW - Database