Poligrafo (cardiologia)
strumento utilizzato in cardiologia per la registrazione simultanea di elettrocardiogramma, fonocardiogramma e/o apicocardiogramma e sfigmogramma carotideo e giugulare.
Il poligrafo o policardiografo (dal greco Πολύς = molto e Γρᾴφω = scrivo) è uno strumento utilizzato in cardiologia per la registrazione simultanea di elettrocardiogramma, fonocardiogramma[1] e/o apicocardiogramma[2] e sfigmogramma carotideo e giugulare.
Storia
modificaVenne introdotto all'inizio del XX secolo, prima dell'introduzione dell'elettrocardiogramma, dal cardiologo James Mackenzie per poter cogliere la cronologia dei reperti registrati.[3].
Un particolare tipo di poligrafo è stato chiamato macchina della verità.
Note
modifica- ^ Strumento che trasforma i rumori prodotti dal cuore durante la sua attività (toni e soffi cardiaci), raccolti mediante l'apposizione di speciali sonda sul torace, in segnali grafici
- ^ Registrazione dei movimenti della parete toracica, impressi dai movimenti sisto-diastolici del cuore, in corrispondenza dell'apice cardiaco
- ^ James Mackenzie, The study of the pulse. Arterial, venous, and hepatic and of the movements of the heart, Edinburgh, Young J. Pentland, 1902.
Bibliografia
modifica- Ezio Giovannini, Angelo Pezzella, Oretta Ferrari, Cardiodiagnostica non invasiva: poligrafia clinica ed altre metodiche, Roma: Società editrice Universo, 1985, 765 p.