Ponte d'Arena
Il Ponte d'Arena era un ponte romano della città di Monza, ora non più esistente, sostituito nel 1842 dal nuovo Ponte dei Leoni.
Ponte d'Arena | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Coordinate | 45°35′02.74″N 9°16′39.8″E |
Dati tecnici | |
Tipo | Ponte ad arco |
Lunghezza | 75 m |
Larghezza | 4,77 m |
Mappa di localizzazione | |
Così chiamato[1] perché si trova nella contrada che in antico era detta d'Arena, costituiva il punto di attraversamento del fiume Lambro per i traffici commerciali diretti a nord.
La sua costruzione è databile al I secolo d.C.
Il ponte era composto di sette archi ribassati. Inoltre l'ampiezza degli archi era diversa: più ampi al centro e più stretti alle due estremità.
Per alleggerire la spinta dell'acqua durante le piene del fiume i suoi pilastri erano dotati di aperture di scarico.
Le dimensioni erano di 75 m di lunghezza (circa il triplo dell'attuale Ponte dei Leoni che lo ha sostituito) e 4,77 m di larghezza.
Da uno storico del XVIII secolo sappiamo che nel 1743 un'alluvione gli provocò notevoli danni producendone anche il parziale interramento delle due estremità. Nel 1842 vennero demoliti i tre archi rimasti in vista per far posto al nuovo Ponte dei Leoni, presso il quale un'arcata residua è tuttora visibile in via Vittorio Emanuele. Altri archi del ponte romano sono rimasti inglobati nelle fondazioni dei palazzi adiacenti.
Note
modifica- ^ Sull'origine nome del Ponte d'Arena sono state proposte due ipotesi: alcuni pensano che in antico vi fosse un deposito sabbioso (in latino arena) o una cava di ghiaia. Altri pensano che in prossimità del ponte vi fosse uno stadio o un luogo adibito a combattimenti. In effetti molti frammenti scultorei rinvenuti rappresentano bestie feroci e soprattutto la strada (e l'allineamento delle case) che dal ponte piega in direzione di Lecco presenta una curva che alluderebbe alla porzione di un edificio ellittico.