Ponte delle Sirenette
Il ponte delle Sirenette è un ponte pedonale di Milano, nel Parco Sempione.
Ponte delle Sirenette | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Coordinate | 45°28′23.2″N 9°10′36.08″E |
Dati tecnici | |
Tipo | arco ribassato |
Materiale | ghisa |
Realizzazione | |
Progettista | Francesco Tettamanzi |
Costruzione | 1840-1842 |
Mappa di localizzazione | |
Storia
modificaIl ponte fu realizzato su progetto dell'architetto Francesco Tettamanzi tra il 1840 e il 1842 dalla ditta «Rubini-Scalini-Falck e C.» di Dongo ed è considerato il primo in ferro battuto costruito sul suolo italiano[1]; le decorazioni furono realizzate su modelli in gesso di Benedetto Cacciatori;[2] il ponte fu commissionato da privati per essere posto sul naviglio in Via San Damiano (oggi Via Uberto Visconti di Modrone).[3]
«È lavoro uscito da quest'officina il piccolo ma elegante ponte in ferro sul naviglio di Milano fra il ponte di Porta Tosa e quello di San Damiano. I bassi-rilievi e le statue furono modellate sui gessi del riputato scultore signor Cacciatori; e solo dispiace che per questo grazioso lavoro sia stata scelta una ubicazione così poco convenevole, a tal punto che ei rimane quasi inosservato.»
Sui parapetti erano presenti due iscrizioni latine a ricordo della realizzazione del primo ponte in ferro a Milano nel 1841 durante il dominio di Ferdinando I d'Austria.[4]
Su ognuno dei piloni alle estremità venne posta una sirena con un remo in mano. In origine i pilastri erano decorati con fregi in ghisa (ancore e cigni reggenti festoni nella parte superiore, teste leonine nella parte inferiore).[5] Nelle fotografie appare anche una decorazione sul fianco dell'arco.
Il ponte fu inaugurato il 23 giugno 1842 da Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena, viceré del Regno Lombardo-Veneto.[6]
Con il tempo alle sirene venne dato il soprannome scherzoso di «sorelle Ghisini» (dal materiale utilizzato).[7][8]
Modifiche successive
modificaNel 1930, a seguito della copertura dei navigli di Milano, il ponte fu accorciato e trasferito nella posizione attuale nel parco.[9] Il parapetto fu sostituito.
Nel 1943 una delle statue fu gravemente danneggiata durante un bombardamento;[10] una seconda statua fu rubata nel 1948.[11] Alla fine della guerra non erano più presenti le decorazioni sui piloni.
Nel 1954 furono realizzate due copie in bronzo delle due statue superstiti in modo da rimetterle sul ponte; pesavano solo 80 chili circa, rispetto ai tre quintali degli originali.[12]
Nel 2003 fu inserito un nuovo parapetto, che riprende il disegno originale.
Note
modifica- ^ Il Ponte delle Sirenette MilanoPocket.it
- ^ a b Dizionario Corografico Universale dell'Italia, I, 1850, p. 299.
- ^ Topografia Storica di Milano, III, 1846, p. 162.
- ^ Addio sorelle Ghisini, in Corriere della Sera, 17 aprile 1930.
- ^ Milano nell'arte e nella storia, 1968, p. 396.
- ^ Il ponte delle «Sirene» compie cento anni di vita..., in Milano. Rivista mensile del Comune, 1942, p. 271.
- ^ C. Romussi, Milano che sfugge, 1889, p. 63.
- ^ Pifferi, foto n. 1, disascalia.
- ^ Il ponte delle Sirenette, su Sito ufficiale Castello Sforzesco.
- ^ Romanzesche vicende delle sorelle Ghisini, in Corriere d'informazione, 7-8 maggio 1947, p. 2.
- ^ È stata rapita al parco una delle sorelle Ghisini, in Corriere d'informazione, 12-13 marzo 1948, p. 2.
- ^ Tornano le "Ghisini", in Corriere d'informazione, 28 aprile 1954.
Bibliografia
modifica- Enzo Pifferi, Laura Tettamanzi e Emilio Magni, da milano lungo i navigli, Como, Editrice E.P.I., 1987.
Voci correlate
modifica- Il Ponte delle Sirenette, romanzo di Giuseppe Pederiali del 2011 nel quale il ponte ha un ruolo cruciale.
Altri progetti
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