Porta di Santo Stefano (Verona)
La porta di Santo Stefano è stata una porta cittadina di Verona romana di cui sono pervenuti alcuni ritrovamenti archeologici, aperta lungo la cortina muraria imperiale della sponda sinistra del fiume Adige, poco a monte del ponte Pietra. Il nome deriva dal fatto che si collocava nei pressi di via Santo Stefano, dove sono stati rinvenute anche dei tratti di mura urbiche.
Porta di Santo Stefano Mura romane di Verona | |
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In alto la cinta collinare, ove erano ubicate porta Santo Stefano e di San Faustino | |
Ubicazione | |
Stato | Impero romano |
Stato attuale | Italia |
Regione | Veneto |
Città | Verona |
Coordinate | 45°26′55.2″N 10°59′59.6″E |
Informazioni generali | |
Stile | Romano |
Inizio costruzione | 10 a.C. |
Condizione attuale | resti archeologici |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | Porta cittadina |
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Storia
modificaLa porta venne probabilmente edificata intorno al 10 a.C., in età augustea, insieme a quella posta a sud dell'antico pons marmoreus, detta porta di San Faustino; entrambe furono realizzate, per questioni di decoro urbano, del tutto simili a quelle situate sulla destra d'Adige, ovvero a porta Borsari e porta Leoni. Tutte e quattro le porte maggiori, già intorno alla prima metà del I secolo, subirono un intervento di rinnovamento e monumentalizzazione dei prospetti principali, che vennero realizzati in marmo, a nascondere gli antichi prospetti in laterizio.[1]
In seguito all'invasione degli Alemanni che irruppero dalla Valle dell'Adige, l'imperatore romano Gallieno decise di ristrutturare e ampliare le mura della città, in quanto le cinta repubblicana non era più militarmente efficace.[2] Nel 265 l'imperatore Gallieno fece probabilmente ampliare anche il sistema difensivo anche sulla sponda sinistra dell'Adige, in modo da difendere la zona monumentale sorta ai piedi del colle San Pietro, e in modo da non lasciare una zona strategica al nemico in caso di assedio alla città,[3] verosimilmente riutilizzando questa porta preesistente.
Note
modificaBibliografia
modifica- Antonella Arzone e Ettore Napione (a cura di), L'iconografia rateriana: la più antica veduta di Verona (PDF), Verona, Comune di Verona, 2012, ISBN 978-88-905618-1-8. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato il 22 marzo 2019).
- Lionello Puppi, Ritratto di Verona: Lineamenti di una storia urbanistica, Verona, Banca Popolare di Verona, 1978, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\LO1E\025596 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto).