Portale:Esercito romano/G
Diocleziano riorganizzò e rafforzò l'Esercito romano che era uscito dalla grande crisi del III secolo. Innanzi tutto aumentò il numero degli effettivi irrigidendo il servizio di leva obbligatorio ed introducendo il servizio di leva ereditario. Quindi trasformò la "riserva strategica mobile" introdotta da Gallieno in un vero e proprio "esercito mobile" detto comitatus ("compagnia"), nettamente distinto da un "esercito di confine". L'aspetto complessivo che l'esercito assunse conseguentemente all'operato di Diocleziano, lodato dallo storico Zosimo, è quello di un apparato quantitativamente concentrato lungo le frontiere, che mantiene un ristretto nucleo mobile centrale qualitativamente eccelso. Costantino completò la riforma militare di Diocleziano suddividendo l’"esercito mobile" in "centrale" (unità palatinae) e "periferico" (unità comitatenses). In genere le unità palatinae costituivano l'esercito dedicato ad una intera Prefettura del Pretorio, mentre le unità comitatenses costituivano l'esercito dedicato ad una singola Diocesi nell'ambito della Prefettura. Analogamente conferì all'"esercito di confine" una connotazione più peculiare. Costantino, oltre ad apportare la suddetta divisione dell'"esercito mobile", rovesciò l'assetto complessivo dell'apparato bellico romano definito dal suo predecessore Diocleziano: fu espansa a dismisura la componente mobile ed indebolita quella di frontiera. In particolare, secondo lo storico Zosimo, questo nuovo assetto fu la causa del progressivo stanziamento delle popolazioni barbariche nei territori imperiali, nonché il degrado dei centri urbani in cui venivano acquartierate truppe eccessivamente numerose. Inoltre Costantino organizzò una complessa gerarchia militare che vedeva la figura del magister militum a capo dell' "esercito mobile" di una Prefettura del Pretorio (le suddette unità palatinae), nonché la figura del comes a capo dell' "esercito mobile" di una Diocesi (le suddette unità comitatenses). Infine, come comandanti supremi dell'intero esercito imperiale (o di una delle due Partes), introdusse due magistri militum praesentalis (equitum e peditum o semplicemente I e II). Infine Costantino sciolse la guardia pretoriana, fedele al suo rivale Massenzio (312), ed introdusse come unità scelte dell’esercito le scholae palatinae ("reparti di palazzo"). L'innovativo assetto che Diocleziano e Costantino imposero all'esercito fu sostanzialmente conservato per tutto il IV e il V secolo e sopravvisse almeno fino al VI secolo presso l'Impero romano d'Oriente. |
In sintesi la nuova nuova organizzazione delle unità militari di Costantino I (post 324), con relativo elenco di legioni romane e il concetto di "difesa in profondità":
Vedere anche la Notitia dignitatum del 400 circa |