Pterotracheidae
Pterotracheidae Rafinesque, 1814 è una famiglia di molluschi gasteropodi della sottoclasse Caenogastropoda.[1]
Pterotracheidae | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Caenogastropoda |
Ordine | Littorinimorpha |
Superfamiglia | Pterotracheoidea |
Famiglia | Pterotracheidae Rafinesque, 1814 |
Sinonimi | |
Firolidae Rafinesque, 1815 | |
Nomi comuni | |
pterotracheidi | |
Generi | |
vedi testo |
Descrizione
modificaTutte le specie di questa famiglia sono prive del guscio, che è presente nello stadio larvale, ma viene eliminato dopo la metamorfosi. Possiedono dei loro corpi allungati e sostanzialmente cilindrici, costituiti da una proboscide, un tronco e una coda. La lunghezza corporea massima registrata è di 38,5 cm (Pterotrachea coronata). La testa è priva di tentacoli anteriori agli occhi, tranne nei maschi di Firoloida demarestia . I visceri sono compattati in un lungo nucleo viscerale cilindrico. La pinna da nuoto è grande, situata circa a metà strada tra le estremità anteriore e posteriore del tronco, e porta una ventosa solo nei maschi.[2]
Gli occhi hanno una forma rettangolare (con una base retinica stretta) o triangolare (con un'ampia base retinica che si curva verso l'alto verso il cristallino). Ad esempio in Pterotrachea coronata gli occhi sono rettangolare, in Pterotrachea hippocampus gli occhi sono triangolari e stretti, negli esemplari giovani e triangolari e larghi in esemplari adulti.[2]
La Radula è tenioglossa con 24-30 file di denti. Dente rachidiano centrale policuspide con una cuspide centrale prominente fiancheggiata su entrambi i lati da numerose cuspidi corte.[2]
Pterotracheidae sono una famiglia di molluschi carnivori che catturano le loro prede in virtù delle loro capacità visive e natatorie. Per quanto riguarda le capacità visive esse non sono limitate alle acque superficiali ben illuminate, dove le prede sono visibili. Infatti alcune specie si trovano al di sotto dei 200 m di profondità. Ciò suggerisce che alcuni eteropodi possano rilevare la preda in condizioni di scarsa illuminazione o che si nutrano di prede bioluminose. Alcuni studiosi hanno notato che gli etereopodi con occhi molto grandi (es.Pterotrachea coronata e Pterotrachea scutata) si trovano generalmente a profondità maggiori rispetto alle specie con occhi più piccoli.[3]
In tutti gli eteropodi il movimento natatorio avviene tramite la rapida ondulazione dell'unica pinna natatoria, che è tenuta verso l'alto. Pertanto la posizione normale di nuoto in tutte le specie è capovolta con i visceri sottostanti e la pinna ventrale diretta verso la superficie dell'acqua. È stato osservato che alcune specie nuotano normalmente a una velocità di 2-3 cm/sec, ma sono in grado di raggiungere una velocità almeno tre volte superiore in condizioni di pericolo. Pterotracheidae possono nuotare anche all'indietro invertendo in movimento ondulatorio della pinna. Gli pterotracheidi hanno una galleggiabilità neutra.[4]
Gli pterotracheidi sono per lo più epipelagici (dimorano nelle diverse centinaia di metri superiori della colonna d'acqua), sebbene gli intervalli verticali di due specie di Pterotrachea si estendono nella zona mesopelagica.[2]
Tassonomia
modificaLa famiglia è composta da due generi riconosciuti:[1]
- Genere Firoloida Lesueur, 1817
- Genere Pterotrachea Forsskål, 1775
Note
modifica- ^ a b (EN) Pterotracheidae, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 23 settembre 2020.
- ^ a b c d Roger R. Seapy, Op. citata.
- ^ Lalli & Gilmer, Op. citata, pag. 37-43.
- ^ Lalli & Gilmer, Op. citata, pag. 35-37.
Bibliografia
modifica- (EN) Bouchet P., Rocroi J.-P., Hausdorf B., Kaim A., Kano Y., Nützel A., Parkhaev P., Schrödl M. and Strong E.E., Revised Classification, Nomenclator and Typification of Gastropod and Monoplacophoran Families, in Malacologia, 61(1-2), 2017, pp. 1-526, DOI:10.4002/040.061.0201.
- Winston F. Ponder, David R. Lindberg, Towards a phylogeny of gastropod molluscs: an analysis using morphological characters, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 119, 1997, p. 83–265, DOI:10.1006/zjls.1996.0066.
- Carol M. Lalli, Ronald W. Gilmer, Pelagic Snails: The Biology of Holoplanktonic Gastropod Mollusks, Stanford University Press, 1989, p. 27-53, ISBN 0804714908.
- (EN) Roger R. Seapy, Pterotracheidae Rafinesque, 1814, su tolweb.org, The Tree of Life Web Project, 2009. URL consultato il 1º settembre 2020.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pterotracheidae
- Wikispecies contiene informazioni su Pterotracheidae
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Pterotracheidae, su Fossilworks.org.
- Foto di Pterotracheidae, su inaturalist.org.
- Pterotracheidae, su gbif.org, GBIF- Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 4 novembre 2020.
- Pterotracheidae, su eol.org, Encyclopedia of Life.
- Des Beechey, Superfamily Pterotracheoidea. Families Atlantidae, Carinariidae, Pterotracheidae, su seashellsofnsw.org.au. URL consultato il 4 novembre 2020.
- Pterotracheidae Rafinesque, 1814, su idscaro.net, Mediterranean Shelled Mollusca. URL consultato il 16 gennaio 2021.