Punta Ghigo
La Punta Ghigo è una montagna delle Alpi Marittime alta 2.800 m s.l.m..[1] Fa parte della Catena delle Guide.
Punta Ghigo | |
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Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Altezza | 2 800 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°11′15″N 7°17′57.84″E |
Data prima ascensione | 20 agosto 1903 |
Autore/i prima ascensione | Victor De Cessole, Andrea Ghigo |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Marittime e Prealpi di Nizza |
Sottosezione | Alpi Marittime |
Supergruppo | Catena Argentera-Pépoiri-Matto |
Gruppo | Gruppo dell'Argentera |
Sottogruppo | Massiccio dell'Argentera |
Codice | I/A-2.1-B.6.a |
Descrizione
modificaIl nome deriva dalla guida Andrea Ghigo[2], il primo che la salì insieme a Victor de Cessole e Jean Plant, cordata vincente che conquistò anche il Corno Stella.
È collocata tra il Corno Stella, separata dalla Forcella del Corno Stella, e la Punta Innominata.
A sud si trova il Vallone dell'Argentera, mentre a Nord il Vallone di Lourousa.
Alpinismo
modificaLa prima salita venne effettuata dal versante Nord da Victor de Cessole con la guida Andrea Ghigo il 20 agosto 1903. L'itinerario è ritenuto poco interessante ed è stato abbandonato.
La via più famosa è la Via Ellena sulla parete Sud, recentemente spittata e con difficoltà alpinistiche contenute.
Rifugi
modifica- Rifugio Bozano, Vallone dell'Argentera, 2.453 m;
- Bivacco Varrone, Vallone di Lourousa, 2.090 m;
Note
modifica- ^ (DE) Alois Draxler, Westalpen: Schutzhütten in der Schweiz, in Italien und in Frankreich: 1064 Schutzhütten und Biwakschachteln des CAF, CAI, SAC, NFS sowie zahlreicher anderer alpiner Vereinigungen und privater Bewirtschafter, Bergverlag Rother, 2005, p. 403. URL consultato il 1º ottobre 2020.
- ^ Giovanni Bobba, Alpi Marittime, Sezione di Torino sotto gli auspizi della Sede Centrale, 1908, p. 147.