Quartetto per archi n. 1 (Mozart)
Il Quartetto per archi n. 1 in sol maggiore K. 80, detto Quartetto di Lodi, è il primo della serie di ventitré quartetti per archi di Wolfgang Amadeus Mozart, composto il 15 marzo 1770.
Quartetto per archi n. 1 in sol maggiore, K. 80 (Quartetto di Lodi) | |
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Compositore | Wolfgang Amadeus Mozart |
Tonalità | sol maggiore |
Tipo di composizione | quartetto per archi |
Numero d'opera | K. 80 |
Epoca di composizione | 15 marzo 1770 (primi tre movimenti); forse 1773 (quarto movimento) |
Durata media | 18' |
Organico | due violini, viola, violoncello |
Movimenti | |
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Mozart, all'epoca quattordicenne, ultimò questo quartetto, nella sua forma originaria in tre movimenti, durante il suo primo viaggio in Italia, più precisamente a Lodi, in un albergo dove lui e suo padre si erano fermati nel tragitto fra Milano e Bologna[1]. Più tardi, forse nel 1773, Mozart aggiunse, come quarto movimento, il Rondò finale[2].
A fungere da modello per il giovane compositore furono probabilmente i Concertini a 4 istromenti soli di Giovanni Battista Sammartini, che erano stati pubblicati nel 1766-67; nel febbraio 1770, a Milano, Mozart conobbe personalmente Sammartini[3]. Fra gli altri compositori che potrebbero aver influenzato questo primo quartetto mozartiano si possono annoverare Luigi Boccherini e Baldassarre Galuppi[4].
Il primo movimento, Adagio, in forma-sonata piuttosto rudimentale, presenta due temi fra loro simili, di carattere cantabile; lo sviluppo, appena accennato, si compone di sole tre battute[4].
Il secondo movimento, Allegro, è anch'esso bitematico, ma stavolta i due temi sono ben distinti fra loro; il primo tema vede la preminenza del primo violino, con gli altri tre strumenti ridotti al ruolo di accompagnamento; il secondo tema inizia con l'arpeggio di Re maggiore esposto in stile di fuga; lo sviluppo presenta un nuovo tema di carattere contrappuntistico[4].
Il terzo movimento offre un contrasto fra la solennità del Menuetto e la leggerezza del Trio in note staccate; il quarto movimento, Rondò, aggiunto da Mozart alcuni anni dopo l'ultimazione dei primi tre, è definito da Massimo Mila "grazioso ma alquanto tautologico"[5].
Note
modificaBibliografia
modifica- Massimo Mila, I quartetti di Mozart, Torino, Einaudi, 2009.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Spartiti o libretti di Quartetto per archi n. 1, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Quartetto per archi n. 1, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Quartetto per archi n. 1, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 179475687 · LCCN (EN) n86865117 · BNF (FR) cb13915333b (data) · J9U (EN, HE) 987012502611805171 |
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