Epidemia (ordinamento penale italiano)
Reato
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La diffusione di agenti patogeni nell'ambiente è, nel diritto penale italiano, un delitto contro l'incolumità pubblica. Secondo l'articolo 438 codice penale[1]:
| Delitto di Epidemia | |
|---|---|
| Fonte | Codice penale italiano Libro II, Titolo VI, Capo II |
| Disposizioni | art. 438 |
| Competenza | corte d'assise |
| Procedibilità | d'ufficio |
| Arresto | obbligatorio |
| Fermo | consentito |
| Pena | ergastolo |
«Chiunque cagiona un'epidemia mediante la diffusione di germi patogeni è punito con l'ergastolo»
In passato, se dal fatto derivava la morte di persone era prevista la pena capitale ma questa pena è stata eliminata dall'ordinamento italiano e quindi è subentrata la pena dell'ergastolo[2].
L’emergenza epidemiologica Covid-19 ha reso necessarie misure di contenimento presidiate anche da sanzioni penali, e prefigura la possibile applicazione delle norme penali sul reato di epidemia e sulla responsabilità in ambito sanitario[3].
Note
modifica- ^ https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-vi/capo-ii/art438.html
- ^ https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-primo/titolo-ii/capo-i/art17.html
- ^ Giuseppe Battarino e Andrea Natale, Reati dell’epidemia e reati nell’epidemia, in Questione Giustizia, vol. 2, 2020.
