Respiro di Cheyne-Stokes
Per respiro di Cheyne-Stokes o respiro periodico in campo medico, si intende una forma di respiro patologico.
Respiro di Cheyne-Stokes | |
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Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 786.04 |
ICD-10 | R06.3 |
MeSH | D002639 |
Eponimi | |
John Cheyne William Stokes | |
In tale stato la persona alterna fasi di apnea anche lunga (si arriva anche a 20 secondi) a fasi in cui si passa gradatamente da una respirazione profonda a una sempre più superficiale (cicli respiratori brevi e frequenti) che termina nuovamente nella fase di apnea.
Questo ciclo può prolungarsi per diversi giorni, ma solitamente è transitorio.
Epidemiologia
modificaTale stato è più frequente negli anziani, anche sani, soprattutto durante il sonno. Compare, inoltre, in presenza di elevate altitudini. Più frequentemente, si associa però a stati patologici toccando una prevalenza fino al 40% nei cardiopatici.
Si presenta con frequenza nell'ultimo stadio delle malattie terminali.[1]
Eziologia
modificaI fattori favorenti l'instabilità del controllo respiratorio e le fluttuazioni di CO2 sono:
- ipocapnia e ipossiemia
- aumentata responsività dei chemocettori centrali e periferici
- instabilità delle vie aeree
- prolungato tempo di circolo
- ridotta riserva di O2
- alternanza delle fasi del sonno e ripetersi di arousals
- coma da sindrome mesencefalica
Conseguenze cliniche
modificaLe oscillazioni della ventilazione determinano:
- desaturazione ossiemoglobinica
- ritenzione di CO2
- modificazioni emodinamiche
- attivazione dei centri respiratori
- frequenti microrisvegli coscienti o non che conducono a frammentazione del sonno, insonnia e quindi a eccessiva sonnolenza diurna
Questi eventi fisiopatologici agiscono come feedback positivo peggiorando la sindrome stessa che pertanto si automantiene grazie a questo circolo vizioso.
Patologie correlate
modificaLo si riscontra come sintomo in gravi forme di encefalopatie, scompenso cardiaco, alcune forme di intossicazione (da narcotici o ipnotici) e malattie respiratorie.
Durata
modificaOgni ciclo respiratorio anomalo dura da un minimo di 45 secondi a un massimo di 3 minuti.
Eponimia
modificaIl nome dell'anomalia patologica è stato dato da due medici, lo scozzese John Cheyne[2] e l'irlandese William Stokes,[3] entrambi avevano descritto lo stato morboso nel XIX secolo.
Note
modifica- ^ Comprendere il processo del decesso - WA Health [collegamento interrotto], su ww2.health.wa.gov.au. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ J. Cheyne: A case of apoplexy in which the fleshy part of the heart was converted into fat. Dublin Hospital Reports, 1818, 2: 216-223. Reprinted in F. A. Willius & T. E. Keys: Cardiac Classics, 1941, pp. 317-320
- ^ William Stokes: Fatty degeneration of the heart. In his: The Diseases of the Heart and Aorta. Dublin, 1854, pp. 320-327.
Bibliografia
modifica- Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
- Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
- Giovanni Sr. Fradà, Fradà G. Jr., Semeiotica Medica nell'adulto e nell'anziano IV edizione, Piccin, 2009, ISBN 978-88-299-1999-4.[1]
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Respiro di Cheyne-Stokes
- ^ Paolo Pazzaglia, Clinica Neurologica, 7ª ed., Bologna, Società Editrice Esculapio, 2008, ISBN 978-88-7488-269-4.