Romolo (sommergibile)
Il Romolo è stato un sommergibile da trasporto della Regia Marina, appartenente alla classe R.
Romolo | |
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Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile da trasporto |
Classe | R |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Tosi |
Impostazione | 21 luglio 1942 |
Varo | 21 marzo 1943 |
Entrata in servizio | 19 giugno 1943 |
Destino finale | scomparso il 18 agosto 1943 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 2.606 t |
Dislocamento in emersione | 2.210 t |
Lunghezza | 87 m |
Larghezza | 7,8 m |
Pescaggio | 6,13 m |
Profondità operativa | 100 m |
Propulsione | 2 motori diesel 1.300 hp + 2 motori elettrici 450 hp |
Velocità in immersione | 6,5 nodi |
Velocità in emersione | 14 nodi |
Autonomia | 12.000 miglia a 9 nodi |
Capacità di carico | 600 |
Equipaggio | 7 ufficiali, 56 tra sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Artiglieria | 3 mitragliere da 20/65 Mod. 1940 |
Siluri | 2 tubi lanciasiluri anteriori (2 siluri) |
dati presi da [1] e [2] | |
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Storia
modificaLe prove e l'addestramento dell'equipaggio durarono molto meno del solito, causa l'impellente necessità di usare il sommergibile per il trasporto di metalli e minerali dalla Sardegna[1].
Il Romolo salpò da Taranto, diretto a Napoli, nel pomeriggio del 15 luglio 1943, al comando del c.c. Alberto Crepas[1][2]. Però gli Alleati, allarmati dalla possibilità che il Romolo (ed il gemello Remo) potessero venire impiegati per il trasporto di armi speciali che stavano venendo studiate in Germania, o di materiali necessari alla loro costruzione, si erano informati sui suoi spostamenti attraverso lo spionaggio e avevano preparato attacchi aerei e agguati con sommergibili per eliminare le due unità: il Romolo infatti scomparve senza lasciare traccia[1].
Dopo la guerra si poté venire a sapere della sorte toccata al sommergibile: un velivolo della Royal Air Force l'aveva attaccato con cinque bombe intorno alle 3.20 antimeridiane del 18 luglio, a sudest di Capo Spartivento, ad una quindicina di miglia dalle coste calabresi; nonostante la reazione delle mitragliere del Romolo, qualcuna delle bombe l'aveva colpito[1] a poppavia della torretta[2].
Non era però affondato subito: dopo essere rimasto fermo per una ventina di minuti[2], verso le 4.50 il sommergibile era stato avvistato nuovamente, mentre navigava lentamente in direzione della costa, con rotta 010°, perdendo carburante, per poi affondare circa un'ora più tardi[1].
Viste le condizioni meteorologiche (mare calmo) e la scarsa distanza dalla riva, è improbabile che, se il Romolo fosse affondato per i danni riportati nell'attacco, non ci fosse stato il tempo per l'equipaggio di abbandonarlo e la possibilità di raggiungere la riva a nuoto; è quindi verosimile che, in un secondo tempo, sia stato distrutto da un'esplosione causata dallo scoppio dei depositi munizioni o dall'idrogeno delle batterie[1].
Non si salvò nessuno dei 60 membri dell'equipaggio (il comandante c.c. Alberto Crepas, 6 altri ufficiali e 53 fra sottufficiali e marinai)[1].
A circa 1450 metri di profondità, non distante dal luogo indicato per l'affondamento del Romolo (37°20' N e 16°18' E poi corretto in 37°50' N e 16°18' E) è stata rilevata una grossa massa ferrosa che potrebbe corrispondere al relitto del sommergibile[3].
Note
modificaCollegamenti esterni
modifica- Regio Sommergibile Romolo, su xmasgrupsom.com.
- Sommergibile Romolo, su sommergibili.com.