STRaND-1
Lo STRaND-1 (Surrey Training, Research and Nanosatellite Demonstrator 1) è un CubeSat di dimensioni "3U" sviluppato dal Surrey Space Centre (SSC) dell'Università del Surrey e dalla Surrey Satellite Technology Ltd (SSTL). Il nanosatellite è stato lanciato con un razzo PSLV il 25 febbraio 2013,[1][2] diventando il primo satellite Phonesat lanciato nello spazio dall'India.
STRaND-1 | |
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Dati della missione | |
Operatore | Università del Surrey |
NSSDC ID | 2013-009E |
SCN | 39090 |
Piattaforma satellitare | 3U Cubesat |
Vettore | PSLV-CA C20 |
Lancio | 25 Febbraio 2013, 12:31 UTC |
Luogo lancio | Satish Dhawan FLP |
Proprietà del veicolo spaziale | |
Massa | 4,3 kg |
Parametri orbitali | |
Orbita | geocentrica |
Funzionamento
modificaSTRaND-1 era gestito da due computer: il primo era un classico computer CubeSat, il secondo uno smartphone Google Nexus One con sistema operativo Android.
Lo smartphone avrebbe dovuto fornire telecamere, accelerometri e processori informatici ad alte prestazioni, ovvero quasi tutto tranne i pannelli solari e la propulsione. Durante la prima fase della missione, lo STRaND-1, doveva utilizzare una serie di applicazioni sperimentali per la raccolta dati, mentre un nuovo computer CubeSat ad alta velocità basato su Linux sviluppato da SSC si sarebbe occupato di governare il satellite. Durante la seconda fase della missione, il team STRaND intendeva passare il controllo completo del satellite allo smartphone, testando così le capacità di una serie di componenti standard per smartphone in un ambiente spaziale.[3]
Nell'agosto 2011 fu indetto un concorso pubblico per creare "applicazioni spaziali" da eseguire sul telefono. Tra le proposte vincitrici vi furono un'applicazione per la misurazione del campo magnetico, un'applicazione di telemetria satellitare, un'applicazione di telerilevamento chiamata 360 App e un'applicazione che avrebbe permesso agli utenti di vedere persone che urlano nello spazio.[3] Tuttavia, lo smartphone a bordo di STRaND-1 non fu mai utilizzato per controllare il satellite poiché si spense inaspettatamente nel marzo 2013 (la fase due non era ancora iniziata).[4] Il 23 luglio 2013, dopo quasi quattro mesi di silenzio, Mike Rupprecht ricevette alcuni segnali dal STRaND-1.
Note
modifica- ^ Smartphone fired into space for test, su bbc.com, BBC, 25 febbraio 2013. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ Archived copy, su sstl.co.uk. URL consultato il 5 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2013).
- ^ a b (EN) INDIAN PSLV SUCCESSFULLY PLACES SEVEN SATELLITES INTO ORBIT [collegamento interrotto], su newspaceglobal.com, febbraio 2013.
- ^ NASA's PhoneSats set mark for first smartphone satellites, su spaceflightnow.com, Spaecflight now, 25 aprile 2013.
Voci correlate
modifica- CubeSat, un'orbita velica solare del 2018, anch'essa sviluppata dall'Università del Surrey.
- NASA PhoneSats
Collegamenti esterni
modifica- (EN) STRaND: Surrey Training Research and Nanosatellite Demonstrator, 1st IAA Conference on University Satellite Mission and CubeSat Workshop January 24–29, 2011 Roma, Italy.
- (EN) STRaND-1: Use of a $500 Smartphone as the Central Avionics of a Nanosatellitete, 62nd International Astronautical Congress, Cape Town, SA.
- (EN) STRaND-1: University of Surrey press release. Archiviato il 7 aprile 2014 in Internet Archive.