Mu Pegasi
Mu Pegasi (μ Peg, μ Pegasi / Mu Pegasi), conosciuta anche con il suo nome tradizionale di Sadalbari, è una stella nella costellazione di Pegaso. La sua magnitudine apparente è +3,51 e dista 106 anni luce dal sistema solare[4]. Il suo nome tradizionale deriva dall'arabo سعد البري (Sa'd al-Bari'), e significa la stella della fortuna della persona eccellente[3].
Mu Pegasi | |
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μ indica la posizione della stella all'interno della costellazione di Pegaso | |
Classificazione | Gigante gialla |
Classe spettrale | G8III |
Distanza dal Sole | 106 anni luce |
Costellazione | Pegaso |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 22h 50m 00,193s |
Declinazione | +24° 36′ 05,70″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 9[1] R⊙ |
Massa | |
Temperatura superficiale | |
Luminosità | |
Metallicità | 89% rispetto al Sole[2] |
Età stimata | 600 milioni di anni[2] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +3,51 |
Magnitudine ass. | +0,68[2] |
Parallasse | 30,74 mas |
Moto proprio | AR: 144,70 mas/anno Dec: -41,87 mas/anno |
Velocità radiale | +14,33 km/s |
Nomenclature alternative | |
Osservazione
modificaPosta 24° a nord dell'equatore celeste, Sadalbari ha buone possibilità di essere osservata anche nell'emisfero australe, essendo invisibile solo in Antartide, anche se la sua visualizzazione dall'emisfero australe risulta comunque più penalizzata. Essendo di magnitudine +3,51, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione.
Caratteristiche fisiche
modificaMu Pegasi è una gigante gialla di tipo spettrale G8III, avente una massa 2,5 volte quella del Sole[2]. Con un raggio 9 volte quello del Sole e una temperatura superficiale di circa 5000 K emana quasi 50 volte più luce della nostra stella[3]. L'età della stella è di circa 600 milioni di anni[2]; essendo più massiccia del Sole, essa ha terminato in tempi relativamente brevi l'idrogeno all'interno del suo nucleo, ed è entrata quindi nello stadio di gigante e nell'ultima parte della sua esistenza.
Note
modifica- ^ a b Rotational and radial velocities 761 HIP giants (Massarotti+, 2008)
- ^ a b c d e f Yoichi Takeda, Bun'ei Sato, Daiusuke Murata, Stellar Parameters and Elemental Abundances of Late-G Giants (PDF), in Publications of the Astronomical Society of Japan, vol. 60, n. 4, agosto 2008, pp. 781-802.
- ^ a b c Sadalbari (Stars, Jim Kaler)
- ^ F. van Leeuwen, Validation of the new Hipparcos reduction, in Astronomy and Astrophysics, vol. 474, n. 2, novembre 2007, pp. 653–664, DOI:10.1051/0004-6361:20078357.arΧiv:0708.1752