Satyrium ilicis
Il satiro del leccio (Satyrium ilicis (Esper, 1779)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Lycaenidae.
Satiro del leccio | |
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Satyrium ilicis | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Panorpoidea |
Ordine | Lepidoptera |
Sottordine | Glossata |
Infraordine | Heteroneura |
Divisione | Ditrysia |
Superfamiglia | Papilionoidea |
Famiglia | Lycaenidae |
Sottofamiglia | Theclinae |
Tribù | Eumaeini |
Genere | Satyrium |
Specie | S. ilicis |
Nomenclatura binomiale | |
Satyrium ilicis Esper, 1779 | |
Sinonimi | |
Papilio lynceus |
Descrizione
modificaI bruchi sono di colore verde chiaro, lunghi circa 2 cm. L'adulto ha un'apertura alare di 32–36 mm.[2] Il colore di base delle ali è brunastro. Nelle femmine la parte superiore delle ali anteriori presenta solitamente grandi macchie arancioni, mentre nella parte inferiore delle ali posteriori sono presenti lunule arancioni con bordo nero. Sul lato inferiore delle ali anteriori e posteriori sono presenti diverse macchie bianche irregolari. Sulle ali posteriori sono presenti due corte code.[3]
Biologia
modificaÈ una specie univoltina. Gli adulti volano da fine maggio a inizio agosto.[2] I bruchi si nutrono di querce (soprattutto Quercus robur, Quercus coccifera, Quercus ilex, Quercus petraea, Quercus pubescens), olmi, Rhamnus cathartica e Prunus.[4][5] Le larve sono frequentate dalle formiche Camponotus aethiops e dalle specie Crematogaster.[6]
Distribuzione e habitat
modificaQuesta specie è distribuita in Europa meridionale e centrale, Siberia sudoccidentale, Asia Minore, Caucaso, Transcaucasia, Libano e Urali meridionali.[4][7] È presente nei boschi fino a un'altitudine di 1600 m.[2]
Note
modifica- ^ (EN) van Swaay, C., Wynhoff, I., Verovnik, R., Wiemers, M., López Munguira, M., Maes, D., Sasic, M., Verstrael, T., Warren, M. & Settele, J. 2010, Satyrium ilicis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 7 luglio 2024.
- ^ a b c Simon Coombes Captain's European Butterfly Guide Archiviato il 22 luglio 2019 in Internet Archive.
- ^ Butterflies and Moths DK – Pocket Nature
- ^ a b "Satyrium Scudder, 1876" at Markku Savela's Lepidoptera and Some Other Life Forms
- ^ Heiner Ziegler Schmetterlinge der Schweiz
- ^ Paolo Mazzei, Daniel Morel, Raniero Panfili Moths and Butterflies of Europe and North Africa
- ^ Fauna europaea
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Satyrium ilicis
- Wikispecies contiene informazioni su Satyrium ilicis