Senkamanisken (... – 620 a.C. circa) è stato un sovrano del regno di Kush.
Ascese al trono dopo la morte del probabile padre Atlanersa, avvenuta all'incirca nel 640 a.C., e i reperti sono relativamente numerosi: alcune sue statue sono state rinvenute sepolte (o nascoste) a Gebel Barkal, presumibilmente a causa dell'incursione di Psammetico II a Kush avvenuta nel 592 a.C.. A suo nome è stata ritrovata anche una sfinge[1], oltre a vari oggetti provenienti da Meroë[2] il che indicherebbe l'importanza che egli attribuiva a questa località, che diverrà la capitale del regno di Nubia dopo il saccheggio di Napata del 592 a.C..
Senkamanisken prese in sposa Nasalsa; i loro due figli, Anlamani ed Aspelta, gli successero al trono in questa sequenza[3] dopo la sua morte, avvenuta verso il 620 a.C.. La sua piramide si trova a Nuri (Nu. 3).
Sulla falsariga degli antenati della XXV dinastia egizia, molti dei successivi re di Nubia adottarono la titolatura reale egizia. Senkamanisken non fece eccezione[4][5]:
Titolo
|
Traslitterazione
|
Significato
|
Nome
|
Traslitterazione
|
Lettura (italiano)
|
Significato
|
|
ḥr
|
Horo
|
|
|
Seh(er)tawy
|
Colui che rappacifica le Due Terre
|
|
nbty (nebti)
|
Le due Signore
|
|
|
Khahermaat
|
Che appare in equità
|
|
ḥr nbw
|
Horo d'oro
|
|
|
Userpehty
|
Possente in forza
|
|
nsw bjty
|
Colui che regna sul giunco e sull'ape
|
|
|
Sekheperenra
|
|
|
s3 Rˁ
|
Figlio di Ra
|
|
|
Senkamanisken
|
|
- ^ Derek A. Welsby/Julie R. Anderson (Hrsg.), Sudan, Ancient Treasurers. London 2004, S. 161, Nr. 144
- ^ László Török, Meroe City, an Ancient African Capital. London 1997, S. 235-41, ISBN 0-85698-137-0
- ^ Dows Dunham, M. F. Laming Macadam, Names and Relationships of the Royal Family of Napata, Journal of Egyptian Archaeology. 35, 1949, pp.139-149
- ^ László Török, The kingdom of Kush: handbook of the Napatan-Meroitic Civilization
- ^ Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, 9ª ed., Roma-Bari, Biblioteca Storica Laterza, 2011, p. 612, ISBN 978-88-420-5651-5.