La vittoria andò a questi ultimi, che si imposero 41-15 al termine di un incontro molto nervoso e sempre al limite della rissa[2]; sugli scudi Michael Lynagh, autore di tutti i 15 punti del Benetton Treviso, e Diego Domínguez, 21 punti per lui; la finale fu anche l'ultimo incontro nel campionato italiano di David Campese che, dopo la vittoria, tornò a giocare in Australia, il suo Paese[2].
A retrocedere in serie A2 furono il Calvisano e i piacentiniLyons[1] dopo avere chiuso agli ultimi due posti in classifica, e il Parma dopo essere stato sconfitto negli spareggi promozione/retrocessione A1/A2 contro il Mirano[3].
Da segnalare, anche, la comparsa di un marchio sulle maglie del Petrarca, unica società tra quelle di vertice che, fino ad allora, non aveva mai siglato accordi commerciali di sponsorizzazione: i padovani si legarono alla Simod, azienda di calzature della provincia[1].
Ai playoff accedettero 8 squadre, le prime sei classificate di A1 e le prime due di A2, le quali, nel ranking dei quarti di finale, vennero immediatamente dopo le sei prime classificate; alla squadra con la posizione più alta in classifica fu assegnata quella con il ranking più basso, quindi le prime due di A1 avrebbero avuto in accoppiamento ai quarti rispettivamente la seconda e la prima di A2; a seguire, la terza di A1 contro la sesta, e la quarta contro la quinta.
Gli accoppiamenti dei quarti e delle semifinali furono al meglio delle tre gare, con la prima (e la eventuale terza) in casa della squadra meglio classificata durante la stagione regolare.
La finale fu invece disputata in gara unica, con eventuali tempi supplementari in caso di parità.
La vincitrice della finale era campione d'Italia; le ultime due squadre classificate durante la stagione regolare retrocedevano in serie A2, mentre la terzultima doveva spareggiare contro la terza classificata di A2.