Si tenne dall’8 ottobre 1950 al 1º aprile 1951 tra 12 squadre e terminò incompleto: solo 5 squadre disputarono tutti i 22 incontri previsti, mentre altre dovettero saltare gli incontri per rinvio, in maggior parte quelli contro la Giovinezza di Trieste, che terminò il campionato al penultimo posto; retrocessa in serie B, la società di fatto svanì dal panorama rugbistico nazionale[1].
Per via del calendario internazionale e anche in considerazione che gli incontri non avrebbero comunque modificato la classifica, la Federazione decise di non disputare i recuperi[1].
Si presentò per la prima volta al campionato il CUS Roma, primo club universitario del dopoguerra a riaffacciarsi nel torneo dopo le esperienze dei GUF d'epoca fascista.
Si laureò campione d'Italia il Rovigo, che iscrisse per la prima volta il suo nome nell'albo (quinta squadra del rugby italiano a vincere uno scudetto) e iniziò una serie di quattro titoli consecutivi.
Il neoarrivato CUS Roma retrocesse subito in serie B, così come la citata Giovinezza e il Genova; le tre retrocessioni servirono per abbassare il numero di squadre da 12 a 10 per il campionato successivo, a fronte di una sola promozione dalla serie B (che in quella stagione fu conseguita da L'Aquila).