Sisaia
Sisaia è uno scheletro umano preistorico scoperto nel 1961 nella valle di Lanaitho, in territorio di Oliena, provincia di Nuoro. È conservato nel museo archeologico di Nuoro
Sisaia | |
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Specie | Homo sapiens |
Età | 3600 anni circa |
Luogo scoperta | Oliena, Sardegna, Italia |
Anno scoperta | 1961 |
Origine del nome
modificaSisaia di fatto significa blatta ma secondo una testimonianza tarda dello scopritore, lo speleologo Bruno Piredda l'avrebbe così denominata ispirandosi a una ipotetica espressione latina Sexies Avia[1], ossia "sei volte ava"[2].
Descrizione
modificaLo scheletro, quasi completo, venne rinvenuto da un gruppo di speleologi all'interno di una grotta. Secondo le datazioni effettuate dagli studiosi lo scheletro, posto in posizione semi-rannicchiata e accompagnato da un modesto corredo funebre di cultura di Bonnanaro (fase B)[3], risalirebbe a circa 3500 anni fa, ossia alla media età del bronzo e apparterebbe a una donna adulta di circa trent'anni alta 1,50 m circa.
Il cranio, morfologicamente simile ai crani della cultura del Rinaldone, presenta un foro ricalcificato, frutto di un'arcaica operazione chirurgica eseguita in vivo[4]. Il resto dello scheletro mostra un cocktail di patologie tra cui artrosi nella colonna vertebrale, un'osteocondroma all'osso sacro e fratture alla scapola e all'ulna[4]
Note
modifica- ^ Domina Lunae - La grotta – sepoltura “SISAIA”
- ^ Da Sisaia alla fiaschetta del pellegrino, le attrattive dell’Archeologico Asproni, su unionesarda.it. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ Franco Germanà, p.139.
- ^ a b Franco Germanà, p.140.
Bibliografia
modifica- Franco Germanà, L'uomo in Sardegna dal paleolitico fino all'età nuragica, 1995.
- Ornella Becheroni, Il volto di Sisaia - Quattromila anni, ma non li dimostra. Una donna della Preistoria sarda, 2014.