Spagnolo caraibico
varianti lingua spagnola
Lo spagnolo caraibico (in spagnolo español caribeño, AFI: /espaˈɲol kaɾiˈβeɲo/) è un insieme di varietà diatopiche della lingua spagnola[1] predominanti nelle Grandi Antille e nel bacino dei Caraibi. È parlato a Cuba, nella Repubblica Dominicana, a Porto Rico, in Venezuela, in Panama e nel nord della Colombia.
Spagnolo caraibico | |
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Parlato in | Colombia (regione dei Caraibi) Cuba Panama Porto Rico Repubblica Dominicana Venezuela (eccetto Regione Andina) |
Locutori | |
Totale | Circa 80 milioni; 13.6 al di fuori dell’area caraibica |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto latino |
Tassonomia | |
Filogenesi | Indoeuropeo Corsivo Latino-falisco Romanzo Romanzo occidentale Ibero-romanzo Ibero-occidentale Spagnolo Spagnolo americano Spagnolo caraibico |
Statuto ufficiale | |
Ufficiale in | Caraibi |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | es-CA
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Sottovarietà dello spagnolo caraibico, che comprende la Florida, le Antille, Panama e il nord dell'America del Sud (regione caraibica della Colombia e Venezuela–eccetto la regione andina–). | |
Si riconosce per la notevole influenza dei dialetti delle Canarie e dell'Andalusia (a causa del contatto storico tra i porti), l'influenza africana e le parole del Taíno. È anche la varietà di spagnolo più ascoltata a Miami e a New York (Stati Uniti) e quella utilizzata dai cantanti dei generi salsa, merengue, bachata, champeta, cumbia, vallenato e reggaeton.
Note
modifica- ^ Marlen A. Domínguez Hernández, Los problemas del español del Caribe (Hispánico) (Insular) y la identidad, Facultad de Artes y Letras, Universidad de La Habana, Cuba.
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