Stazione di Palermo Notarbartolo

stazione ferroviaria italiana

La stazione di Palermo Notarbartolo è una delle principali stazioni ferroviarie della città di Palermo, nonché punto di snodo delle due principali linee servite dal servizio ferroviario metropolitano di Palermo: il passante ferroviario e l’anello ferroviario.

Palermo Notarbartolo
stazione ferroviaria
La stazione nel 2024 durante i lavori di restyling
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàPalermo
Coordinate38°07′57″N 13°20′31″E
Lineeferrovia Palermo Centrale-Palermo Sampolo, ferrovia Palermo Notarbartolo-Palermo Aeroporto e anello ferroviario di Palermo
Storia
Stato attualein uso
Anno attivazione1974
Caratteristiche
TipoStazione in trincea, passante, di diramazione
Binari5
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriTrenitalia
Interscambiautobus
tram
 
Mappa di localizzazione: Palermo
Palermo Notarbartolo
Palermo Notarbartolo
SFM di Palermo
   Palermo Centrale
 Guadagna
 Vespri
   Palazzo Reale-Orleans
 Lolli
 Palermo Notarbartolo
Libertà   Lazio
Imp. Federico   De Gasperi
Fiera   Francia
Giachery   San Lorenzo
Politeama   La Malfa
   Cardillo
   Tommaso Natale
   Sferracavallo
   Isola delle Femmine
   Capaci
   Carini Torre Ciachea
   Carini
   Piraineto
   Orsa
   Palermo Aeroporto

La stazione ferroviaria di Palermo Notarbartolo fu progettata a partire dagli anni cinquanta, ma la necessità di una nuova circonvallazione ferroviaria si manifestò già negli anni venti.[1] Alla fine del XIX secolo, Palermo era servita da due principali linee ferroviarie: la linea Palermo Centrale-Porto, che collegava la vecchia stazione di via del Secco al porto passando per il centro cittadino tramite la diramazione Madonna dell'Orto, e la Ferrovia Palermo-Trapani, che partiva dalla stazione Lolli per collegare il capoluogo siciliano con Trapani. Tuttavia, entrambe le linee attraversavano la città con numerosi passaggi a livello, creando interferenze con la viabilità urbana e tagliando di fatto la città a metà.[1]

 
Il passaggio a livello di via Notarbartolo con i due binari, a sinistra quello per Trapani, a destra quello per il porto, con i primi scavi della nuova stazione Notarbartolo.

Per risolvere questo problema, negli anni trenta, sotto il regime fascista, furono avviati i lavori per la costruzione di una nuova circonvallazione ferroviaria e la sostituzione della stazione Lolli con una stazione interrata, appunto quella Notarbartolo.[1] Questo progetto prevedeva la diramazione in galleria delle linee verso il porto e Trapani, con la prima che dunque non avrebbe dovuto più attraversare il centro cittadino.[1] Nel 1932 iniziò la realizzazione del primo tronco della nuova linea ferroviaria, che comprendeva la dismissione del bivio Madonna dell'Orto,[2] assieme all'intera diramazione del Porto a favore della nuova tratta Palermo Lolli-Palermo Sampolo,[2] che avrebbe coinvolto la zona dove in seguito sarebbe nata la stazione Notarbartolo tramite la creazione della galleria Ranchibile.[1]

Nel 1954 venne approvato tramite D.M. 3547, il progetto del secondo tronco della circonvallazione che eliminava il tratto ferroviario a raso tra Papireto, Lolli e San Lorenzo e comprendeva la costruzione della galleria artificiale di 162 m tra la zona in cui sorgeva la vecchia Porta di Castro e Re Federico, della galleria Re Federico di 1846 m, del piazzale della stazione Notarbartolo (lungo 928 m) e del corrispettivo cavalcavia, la galleria Malaspina di 1526 M, di cui 610 m in artificiale e un tratto sopraelevato di 1019 m per collegare la linea esistente con Trapani.[1]

Inoltre, la stazione fu progettata con una particolare attenzione alla separazione dei flussi ferroviari per evitare ulteriori interferenze con il traffico cittadino.[1] Dal lato della stazione Lolli, era prevista una rampa di collegamento verso il nuovo piazzale interrato, inizialmente progettata dal lato della Caserma Di Maria e successivamente realizzata dal lato di via Cimarosa. Dal lato opposto, verso Trapani e il porto, la galleria Malaspina fu inizialmente progettata con due binari, e l’imbocco della galleria Ranchibile si trovava in una posizione diversa rispetto a quella attuale, più arretrata.[1] Inoltre, come risulta nella planimetria del 1951, risultava esserci la presenza di un’area destinata alle ferrovie secondarie come quella che avrebbe dovuto collegare Palermo e San Giuseppe Jato, il cui progetto fu definitivamente bidonato in seguito;[1] ma anche che la stazione Notarbartolo avrebbe dovuto essere anche il punto di origine di una linea a scartamento ridotto verso Salaparuta.

Dopo circa vent'anni di lavori, la stazione entrò ufficialmente in servizio il 26 maggio 1974, sostituendo la stazione Lolli per il servizio passeggeri.[1] La stazione, sebbene strategicamente posizionata per servire la crescita della città verso nord, ebbe inizialmente un ruolo secondario rispetto a alla stazione di Palermo Centrale, che continuava a essere il principale snodo ferroviario per il traffico a lunga percorrenza e per i collegamenti verso il sud e il centro Italia.

Nel 1990, in occasione del mondiali di calcio, venne attivato il servizio ferroviario suburbano e la stazione Notarbartolo venne colpita da cambiamenti, in quanto la linea Palermo Notarbartolo-Palermo Sampolo venne ampliata per permettere di istituire un servizio che rendesse più agevole raggiungere lo stadio Renzo Barbera, con l’istituzione delle tre fermate di Federico, Fiera e Giachery.[3] Questo fu solo l'inizio di una serie di rinnovamenti comprendenti la stazione Notarbartolo, che divenne un nodo ferroviario sempre più importante.

Nel novembre 1992, sui binari della linea per Trapani venne attivata una seconda linea che da Notarbartolo portava a Tommaso Natale, con la stazione San Lorenzo Colli che faceva da intermediaria.[4] La linea, inizialmente usata da locomotori a trazione diesel, venne elettrificata soltanto nel 2001 dopo l'attivazione di altre due stazioni, quelle di Francia e Cardillo-Zen il 15 agosto 1994.[5] Nel mentre, nel 2001 la stazione venne collegata alla nuova stazione Palazzo Reale-Orleans e in seguito direttamente all'aeroporto di Punta Raisi, tramite la linea che inizialmente collegava semplicemente Notarbartolo a Tommaso Natale.[6]

 
La stazione durante i lavori del 2008.

A partire dal 2008 la stazione iniziarono i lavori del nuovo passante ferroviario di Palermo, il cui piano prevedeva il raddoppio dei 30 km tra la Stazione Centrale e la diramazione per l'aeroporto di Palermo-Punta Raisi e l'interramento di km di questo percorso.[7] I lavori nelle stazione Notarbartolo vennero eseguiti divisi in due tratte, A e B. La Tratta A prevedeva lavori dalla stazione Centrale e quella Notarbartolo, che pertanto venne sospesa dal 4 ottobre 2010 al 16 gennaio del 2012.[8] Conclusi a Notarbartolo i lavori della tratta A, nel 2014 iniziarono quelli per il raddoppio del passante ferroviario nel lotto B, interessando tutta l'area sinistra (in direzione Punta Raisi) della stazione, che è stata cantierizzata dopo lo smantellamento dei binari in disuso.[9] I lavori durarono vari anni, tant'è che si protrassero fino al 2023, ma grazie ad essi l'intera area a sinistra del binario 4 venne riqualificata con la realizzazione di una nuova galleria dispari in direzione Punta Raisi, detta "Notarbartolo", e della nuova banchina dei binari 4 e 5, i cui lavori iniziarono solo nel 2020.[10]

 
La nuova banchina dei binari 4-5
 
La banchina dei binari 4-5 vista dall'alto. Si notano anche i lavori per la nuova scala mobile.

Contemporaneamente, nel 2022 venne presentato un progetto da 5 milioni di euro per la riqualificazione della facciata e del sovrappasso della stazione.[11] I lavori iniziarono nel 2023 e prevedevano la riqualificazione del sovrappasso e un nuovo aspetto sia per la facciata della stazione che degli interni con una rinnovata galleria commerciale.[12] Oltre a ciò i lavori interessarono anche la banchina dei binari 4-5 in cui sarebbe stata realizzata una nuova scala mobile, installata nel luglio 2023 ma i cui lavori di attivazione subirono dei ritardi.[13]

Il 15 dicembre 2024, dopo appena due anni di servizio, il binario 5 viene momentaneamente chiuso a causa della chiusura della linea ferroviaria tra Notarbartolo e San Lorenzo tramite la galleria Notarbartolo, per gli interventi di realizzazione della nuova fermata Lazio.[14]

Strutture e impianti

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Parte della "galleria commerciale" della stazione (2024).

La struttura architettonica della stazione è molto particolare poiché vede parte della stazione sul livello stradale mentre un'altra parte, compresi i binari, sotto il livello stradale, in una trincea. All'interno, la struttura della stazione presenta una galleria commerciale; mentre all'esterno, oltre che le entrate, ospita un negozio di McDonald's e uno di Piazza Italia, quest'ultimo aperto nel 2013.[15][16]

Per quanto concerne i binari, rispetto agli originari sette, solo 5 risultano in esercizio: 1-2 per l'anello ferroviario, mentre 3-4-5 per il passante ferroviario.

Movimento

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La stazione è servita dai treni del servizio ferroviario metropolitano, cadenzati ogni mezz'ora.[17]

Servizi

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La stazione dispone dei seguenti servizi:

  •   Biglietteria a sportello
  •   Biglietteria automatica
  •   Servizi igienici

Interscambi

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Il terminal Notarbartolo della tranvia con alle sue spalle la stazione ferroviaria di Notarbartolo.

Dal 2015 presso la stazione, al centro della piazza Boiardo, è presente il terminal Notarbartolo delle Linee 2, 3 e 4 della tranvia.[18] Nella medesima locazione, la stazione Palermo Notarbartolo inoltre è collegata al servizio di trasporto pubblico tramite le linee bus 102, 103, 118 e la linea notturna N3.

  •   Fermata tranviaria
  •   Fermata autobus
  •   Stazione taxi
  1. ^ a b c d e f g h i j Fabio Settimo Marineo, Palermo Notarbartolo - 50 anni di esercizio (1974 - 2024), su siciliaintreno.org, 26 maggio 2024. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  2. ^ a b La vecchia cabina manovre e il treno che tagliava in due la città, su carapalermo.com, 29 gennaio 2022. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  3. ^ Caliri, p. 19
  4. ^ Caliri, p. 8
  5. ^ Caliri, p. 14
  6. ^ Novità a Palermo, in I Treni, n. 228, luglio 2001, p. 4.
  7. ^ Inaugurati i lavori del passante ferroviario, su rosalio.it, 22 febbraio 2008. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  8. ^ Riapre il Passante Ferroviario Palermo, su mobilitapalermo.org, 16 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
  9. ^ Passante Ferroviario, i lavori a Notarbartolo, su palermo.mobilita.org, 13 giugno 2014. URL consultato il 24 ottobre 2024.
  10. ^ Alla stazione Notarbartolo iniziano i lavori per i binari 4 e 5, su palermo.mobilita.org, 13 luglio 2020. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  11. ^ Restyling alla stazione di Palermo Notarbartolo, ecco il progetto da 5 milioni, su palermo.gds.it, 17 dicembre 2022. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  12. ^ PALERMO NOTARBARTOLO SI RIFA’ IL LOOK, su siciliainprogress.com, 2 maggio 2023. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  13. ^ Roberto Palermo, STAZIONE NOTARBARTOLO, SI LAVORA (DI NUOVO) ALLA SCALA MOBILE, su siciliainprogress.com, 10 aprile 2024. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  14. ^ Lavori per la metro a Palermo: cambiano gli orari dei treni dalla stazione a Punta Raisi, su balarm.it, 3 dicembre 2024. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  15. ^ Stazione Notarbartolo: arriva il brand Piazza Italia, su palermo.mobilita.org, 27 febbraio 2013. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  16. ^ Piazza Italia arriva nelle grandi stazioni: prima tappa Palermo, su it.fashionnetwork.com, 21 giugno 2013. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  17. ^ Orario dei trani in partenza dalla stazione di Palermo Notarbartolo, su prm.rfi.it. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  18. ^ Tram, il nuovo terminal a Notarbartolo, su palermo.mobilita.org, 4 novembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2024.

Bibliografia

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  • Ettore Caliri, Ferrovia metropolitana a Palermo, in I Treni Oggi, n. 108, ottobre 1990, pp. 16-19.
  • Ettore Caliri, Palermo più metropolitana, in I Treni Oggi, n. 133, gennaio 1993.
  • Ettore Caliri, Nuove fermate a Palermo, in I Treni, n. 154, novembre 1994.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su gallerianotarbartolo.com. URL consultato il 12 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2011).