Stazione di Serbariu
La stazione di Serbariu era una stazione ferroviaria a servizio dell'abitato di Serbariu, situata lungo la dismessa linea San Giovanni Suergiu-Iglesias nel territorio comunale di Carbonia.
Serbariu stazione ferroviaria | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Carbonia |
Coordinate | 39°09′22.67″N 8°30′51.83″E |
Linee | San Giovanni Suergiu-Iglesias † |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Anno attivazione | 1926 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione passante in superficie |
Binari | 2 |
Storia
modificaLa stazione fu costruita negli anni venti del Novecento nell'ambito della fase di realizzazione della rete ferroviaria a scartamento ridotto del Sulcis-Iglesiente portata avanti dalla Ferrovie Meridionali Sarde. I lavori di costruzione della linea e della stazione furono eseguiti tra il 1923 ed il 1926, ed entrambe furono inaugurate il 13 maggio 1926[1], con l'avvio del servizio ferroviario il 23 maggio successivo[1]. La stazione fu costruita in località Is Meis per servire l'allora comune di Serbariu (il cui centro abitato era posto circa due chilometri a est) per il servizio viaggiatori e merci.
Gli eventi del decennio successivo nell'area incisero sulle sorti dell'impianto: l'apertura nelle vicinanze della miniera di Serbariu (posta a ridosso della ferrovia) e la costruzione della città di Carbonia, il cui nuovo comune assorbì quello di Serbariu nel 1937, portarono alla realizzazione di una nuova stazione ferroviaria delle FMS posta di fronte alla miniera a cui era inoltre raccordata. Con l'attivazione della stazione di Carbonia nel 1938[2], distante meno di un chilometro da quella di Serbariu, quest'ultima restò nel giro di pocò tempo priva di traffico passeggeri: dopo un periodo in cui in entrambi gli impianti fu mantenuto il servizio viaggiatori[3], la gran parte delle corse iniziò a saltare la sosta nello scalo. Nel 1942[4] solo alcuni treni merci e misti prevedevano ancora la sosta a Serbariu, fatto che cessò completamente nel dopoguerra, quando tutto il traffico delle FMS nel nucleo urbano della città mineraria fu accentrato nella stazione di Carbonia.
A partire dal 1940 e sino ai primi anni sessanta la stazione si trovò a essere inoltre compresa nel tronco a doppio binario che da Carbonia giungeva alla stazione di Sant'Antioco Ponti: per tale motivo i lavori di raddoppio portarono all'adattamento degli accessi ai binari dell'impianto[5].
Al momento della chiusura della San Giovanni Suergiu-Iglesias (1º settembre 1974[6]) l'impianto era privo di traffici, successivamente venne disarmato mentre il fabbricato viaggiatori fu riconvertito in abitazioni private[7]. Nella seconda metà degli anni duemila l'area un tempo occupata dai binari della stazione fu riutilizzata dal comune di Carbonia per la costruzione della via Aspromonte (Asse Passante Ovest).
Strutture e impianti
modificaDopo la chiusura della San Giovanni Suergiu-Iglesias la stazione è stata completamente privata dell'infrastruttura ferroviaria, di cui non resta traccia.
Nei primi decenni di attività dell'impianto questo era dotato di due binari a scartamento da 950 mm[8], entrambi di corsa negli anni di esercizio a doppio binario. La stazione era inoltre dotata di un fabbricato viaggiatori, ancora esistente e in uso per fini residenziali, realizzato con le caratteristiche delle costruzioni di seconda classe delle FMS e avente pianta rettangolare, estensione su due piani, tetto a falde in laterizi e tre accessi sul lato binari. La gestione dell'attività ferroviaria nello scalo era a cura del locale Dirigente Movimento.
Movimento
modificaNei primi decenni di attività la stazione era servita dai treni viaggiatori e merci delle FMS.
Servizi
modificaLa stazione era dotata di biglietteria e sala di aspetto nel periodo in cui era abilitata al servizio viaggiatori.
Note
modifica- ^ a b Sanna, p. 47.
- ^ cfr Iglesias-Palmas Suergiu (orario febbraio 1938), su Archiviofondazionefs.it, Fondazione FS Italiane, 1938. URL consultato il 14 gennaio 2018. e Iglesias-Palmas Suergiu (orario 1º aprile - 14 maggio 1938), su Archiviofondazionefs.it, Fondazione FS Italiane, 1938. URL consultato il 14 gennaio 2018.
- ^ Orario FMS agosto 1938
- ^ Sanna, pp. 180-183.
- ^ Sanna, p. 94.
- ^ Sanna, p.118.
- ^ Sandro Mantega, In viaggio tra racconti e ricordi lungo la ferrovia che non c'è più, in L'Unione Sarda, 18 maggio 2013.
- ^ US Army Map Service, Carbonia (JPG), su Utexas.edu, 1943. URL consultato il 5 giugno 2016.
Bibliografia
modifica- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
- Giovanni Antonio Sanna, Le ferrovie del Sulcis - nella Sardegna sud occidentale fra documenti immagini e racconti, Cortona, Calosci Editore, 2012, ISBN 978-88-7785-267-0.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Serbariu