Strafbataillon
Gli Strafbataillon (battaglione criminale) erano unità penali militari della Wehrmacht create durante la seconda guerra mondiale per i soldati giudicati dalla corte marziale e condannati alla pena di morte.
Strafbataillon Battaglione criminale | |
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Insegna da prigioniero militare dello Strafbataillon | |
Descrizione generale | |
Attivo | 1942- 8 maggio 1945 |
Nazione | Germania |
Servizio | Heer |
Tipo | Battaglione di disciplina |
Ruolo | punizione |
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Compiti
modificaGli Strafbataillon furono impiegati soprattutto sul fronte orientale per condurre le operazioni più pericolose al limite di missioni suicide; le perdite erano alte dal momento che i soldati venivano usati per bonificare campi minati, assaltare obiettivi difficili o difendere posizioni contro forze attaccanti preponderanti.
Destino
modificaQualora un soldato venisse ferito, veniva spesso lasciato morire o ucciso visto che i dottori della Wehrmacht avevano l'ordine di non curare i membri degli Strafbataillon; i cadaveri dei soldati, inoltre, non venivano seppelliti ma lasciati sul terreno.
Se un soldato arrivava alla fine della sua pena veniva rilasciato, ritenuto "idoneo al combattimento" e mandato in un'altra unità, questa volta con gli stessi diritti di un normale soldato.
Durante gli ultimi giorni della guerra, con il Terzo Reich ormai sull'orlo della disfatta, i soldati venivano mandati negli Strafbataillon persino per la più lieve delle infrazioni.
Nella letteratura
modificaIl riferimento più celebre a queste unità si trova nei romanzi dello scrittore danese Sven Hassel, i quali hanno come protagonisti un gruppo di soldati dello Strafbataillon.