Stufato perpetuo

tecnica di lunga cottura di brodi e stufati

Lo stufato perpetuo è un presunto secondo piatto medievale, ottenuto lasciando bollire in una pentola degli ingredienti (in genere carne e verdure), integrandone costantemente e fino a quando non si esauriscono del tutto.[1]

Stufato perpetuo
Origini
Altri nomihunter's pot[1]
Luogo d'origine
Dettagli
Categoriasecondo piatto
Ingredienti principalicarne, verdure, legumi e/o pesce

Stando ad una teoria controversa, lo stufato perpetuo veniva preparato nelle locande medievali e lasciato cuocere ininterrottamente per mesi o addirittura anni nella stessa pentola.[2][3] Ciononostante, secondo degli storici finlandesi, fattori come la carenza di fonti in cui viene descritto l'alimento, l'assenza di dettagli sulla preparazione, la natura anti-igienica e quindi pericolosa della pratica, i digiuni imposti dal cristianesimo e l'abitudine consolidata nel medioevo di mantenere accesi i focolari solo durante il giorno (di notte era proibito accendere fuochi onde evitare il rischio di incendi), rafforzerebbero l'idea che si tratti solo di una leggenda.[2] Sebbene non vi siano prove tangibili della sua esistenza, qualcuno afferma che vi siano preparazioni correlabili asiatiche e francesi richiedenti lunghissime cotture, come, ad esempio, il pot-au-feu e l'oden.[2][3]

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