Tatera indica
Il gerbillo indiano (Tatera indica Hardwicke, 1807) è un roditore della famiglia dei Muridi, unica specie del genere Tatera (Lataste, 1882), diffuso nel Medio Oriente e nel Subcontinente indiano.[1][2]
Gerbillo indiano | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Gerbillinae |
Genere | Tatera Lataste, 1882 |
Specie | T.indica |
Nomenclatura binomiale | |
Tatera indica Hardwicke, 1807 | |
Sinonimi | |
T.bailwardi, T.ceylonica, T.dunni, Gerbillus hardwickei, T. bailwardi monticola, Gerbillus otarius, T.persica, T.pitmani, T.persica scansa, T.sherrini |
Descrizione
modificaDimensioni
modificaRoditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 150 e 210 mm, la lunghezza della coda tra 160 e 220 mm, la lunghezza del piede tra 40 e 50 mm, la lunghezza delle orecchie tra 25 e 30 mm e un peso fino a 190 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
modificaIl cranio è grande, con le ossa nasali insolitamente allungate e le placche zigomatiche fortemente rivolte in avanti. Sono presenti quattro fori palatali, la coppia anteriore è molto allungata. La bolla timpanica è relativamente piccola, in rapporto agli altri membri della sottofamiglia dei Gerbillini.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
Totale: 16 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
modificaLe parti superiori variano dal color sabbia al fulvo, mentre le parti inferiori sono bianche. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Sono presenti delle macchie bianche sopra e dietro ogni occhio, dietro ogni orecchio e sull'intero labbro superiore. Gli occhi sono grandi. Le orecchie sono di proporzioni moderate, rotonde e finemente ricoperte di peli. Il dorso delle zampe è biancastro. La pianta dei piedi è priva di peli, mentre le estremità sono ricoperte di piccoli granuli. Sono presenti 4 cuscinetti carnosi. La coda è più lunga della testa e del corpo, è marrone con i lati più chiari e tende a divenire nerastra verso la punta dove è presente un ciuffo di lunghi peli neri. Le femmine hanno 2 paia di mammelle pettorali e 2 paia inguinali. Il cariotipo è 2n=68 FN=82-84-86.
Biologia
modificaComportamento
modificaÈ una specie fossoria, gregaria e notturna. Vive all'interno di tane costruite in ambienti ruderali, sabbiosi, ghiaiosi e rocciosi. Nelle città indiane sono state osservate tane lungo i marciapiedi delle strade principali. In queste aree possono raggiungere una densità di 175-460 individui per ettaro, mentre nelle zone agricole soltanto 10 per ettaro.
Alimentazione
modificaSi nutre di rizomi, semi d'erba, granaglie, foglie, fiori, insetti e lumache. Viene considerata una piaga dagli agricoltori.
Riproduzione
modificaIn Rajasthan è stato registrato un periodo riproduttivo annuale, mentre in India meridionale si riproduce da agosto a marzo. Le femmine danno alla luce 1-9 piccoli dopo una gestazione di 26-30 giorni. Mediamente possono partorire fino a 18 cuccioli l'anno. L'estro dura mediamente 4,82 giorni. I nascituri aprono gli occhi dopo 14 giorni e vengono svezzati dopo 21-30 giorni. Raggiungono la maturità sessuale dopo 10-16 settimane. L'aspettativa di vita in cattività è di 7 anni.
Distribuzione e habitat
modificaQuesta specie è diffusa in Asia, dall'Anatolia sud-orientale fino all'India orientale, Sri Lanka e a nord fino alle pendici dell'Himalaya.
Vive in foreste decidue secche, boscaglie, praterie, arbusteti, zone rocciose, deserti caldi, regioni aride e semi-aride e aree non coltivate fino a 2.000 metri di altitudine.
Tassonomia
modificaSono state riconosciute 3 sottospecie[4]
- T.i.indica: Stati indiani dello Jammu e Kashmir, Himachal Pradesh, Uttarakhand, Punjab, Haryana, Rajasthan, Gujarat, Madhya Pradesh, Maharashtra settentrionale e centrale, Orissa, Uttar Pradesh, Bihar, Bengala Occidentale; Nepal meridionale; Pakistan, Afghanistan sud-occidentale e centro-orientale; Iran sud-orientale;
- T.i.cuvieri (Waterhouse, 1838): Stati indiani del Maharashtra meridionale, Orissa, Goa, Karnataka, Tamil Nadu, Arunachal Pradesh, Kerala; Sri Lanka;
- T.i.taeniura (Wagner, 1843): Iran centrale e sud-occidentale; Iraq sud-orientale, centro-orientale e centro-occidentale; Siria orientale, Anatolia sud-orientale; Kuwait settentrionale.
Conservazione
modificaLa IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica T.indica come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
modifica- ^ a b c (EN) Kryštufek, B., Shenbrot, G., Sozen, M. & Molur, S. 2008, Tatera indica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Tatera indica, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Aulagnier & Al., 2011.
- ^ Agrawal, 2000.
Bibliografia
modifica- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
- V.C.Agrawal, Taxonomic studies on Indian Muridae and Hystricidae (Mammalia: Rodentia), in Records of the Zoological Survey of India, vol. 180, 2000, pp. 1-177.
- Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 9788889999707.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tatera indica
- Wikispecies contiene informazioni su Tatera indica
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Indian gerbil, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.