Teodorico ''flamens''
Teodorico flamens (inizio secolo XI – 1082) fu signore di Wassenberg dal 1053 circa fino alla sua morte.
Teodorico | |
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Signore di Wassenberg | |
In carica | dopo il 1053 - 1082 circa |
Predecessore | Gerardo |
Successore | Gerardo di Wassenberg |
Nascita | inizio secolo XI |
Morte | 1082 |
Luogo di sepoltura | chiesa di Sant'Uberto di Liegi |
Dinastia | Wassenberg |
Padre | Gerardo |
Figli | Gerardo di Wassenberg Enrico Gosvino |
Religione | cattolico |
Origine
modificaTeodorico, secondo il Chronicon Sancti Huberti Andaginensis era figlio del signore di Wassenberg, Gerardo (Theodericum comitem qui filius Gerardi Flamensis)[1] e della moglie di cui non conosciamo né il nome né gli ascendenti.
Di Gerardo flamens non si conoscono gli ascendenti; gli Annales Rodenses lo presentano come nobile, famoso e potente, assieme al fratello, Ruggero (in Flandriensi provintia duo nobiles germani fratres aput saeculum praeclari et potens, alter Gerardus et alter vocabatur Rutgerus)[2].
Biografia
modificaDi Teodorico si hanno poche notizie.
Non si conosce l'anno esatto della morte di suo padre, Gerardo: avvenne dopo il 1053 e Teodorico divenne signore di Wassenberg.
Teodorico viene menzionato nel 1076 per la donazione di una proprietà alla chiesa di San Pietro a Utrecht.
Teodorico viene citato, nel documento XLIII delle Chartes de l'Abbaye de Saint-Hubert en Ardenne, come procuratore dei beni di Ermengarda di Bree, in Limburgo, nel febbraio 1079[3].
Secondo il Chronicon Sancti Huberti Andaginensis, nel 1082, Teodorico fu catturato da Goffredo di Boulogne (Godefridus Theodericum comitem cepit qui filius Gerardi Flamensis)[1], che, dopo averlo condotto a Boulogne (Bulonium, potrebbe essere anche il castello di Buglione), ordinò di custodirlo con liberalità[1]; dopo circa sei mesi, Teodorico morì, sempre in cattività[1] e fu programmato di seppellirlo nella basilica di San Gereone di Colonia (apud Sanctum Gereonem), ma poi fu sepolto nella chiesa di Sant'Uberto di Liegi (in ecclesia beati Huberti)[1]; questi avvenimenti sono riportati anche nel documento XLIII delle Chartes de l'Abbaye de Saint-Hubert en Ardenne[4].
Secondo il documento XLIII delle Chartes de l'Abbaye de Saint-Hubert en Ardenne, i figli, Gerardo e Gosvino fecero una donazione alla chiesa di Lille-Saint-Hubert[5].
A Teodorico succedette il figlio primogenito, Gerardo[3].
Matrimonio e discendenza
modificaDella moglie di Teodorico non conosciamo né il nome né gli ascendenti. Teodorico dalla moglie ebbe tre figli[6]:
- Gerardo, come confermano sia il Chronicon Sancti Huberti Andaginensis (Theodericum comitem qui filius Gerardi Flamensis)[1], che le Chartes de l'Abbaye de Saint-Hubert en Ardenne[3] (circa 1060 – † 1129);
- Enrico, come risulta dal documento caput LXVII della Opera diplomatica et historica, tomus primus di Auberti Miraei, scritto dalla contessa di Boulogne, Ida di Lorena, figlia di Goffredo il Barbuto e madre di Goffredo di Buglione, che fu controfirmato da Enrico assieme al fratello, il conte di Gheldria, Gerardo (Gerardi comitis de Gelre et fratris eius Henrici)[7] ( † prima del 1138);
- Gosvino, come confermano sia il Chronicon Sancti Huberti Andaginensis (Theodericum comitem qui filius Gerardi Flamensis)[1], che le Chartes de l'Abbaye de Saint-Hubert en Ardenne[3] ( † dopo il 1104).
Note
modifica- ^ a b c d e f g (LA) #ES MGH SS 8, Chronicon Sancti Huberti Andaginensis, par. 42 (54), pagina 591
- ^ (LA) #ES MGH SS 16, Annales Rodenses, pagina 699
- ^ a b c d (FR) #ES Chartes de l'Abbaye de Saint-Hubert en Ardenne, doc. XLIII, pagina 52, nota 1
- ^ (LA) #ES Chartes de l'Abbaye de Saint-Hubert en Ardenne, doc. XLIII, pagine 51 e 52
- ^ (FR) #ES Chartes de l'Abbaye de Saint-Hubert en Ardenne, doc. XLIII, pagina 52, nota 2
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : GRAFEN von WASSENBERG - DIETRICH "Flamens"
- ^ (LA) #ES Opera diplomatica et historica, tomus primus, caput LXVII, pagg. 77 e 78
Bibliografia
modificaVoci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) GRAFEN von WASSENBERG - DIETRICH "Flamens", su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 24 aprile 2020.