The Sebadoh
The Sebadoh è il settimo album in studio della band statunitense Sebadoh, pubblicato nel 1999.[1][2][3][4]
The Sebadoh album in studio | |
---|---|
Artista | Sebadoh |
Pubblicazione | 1999 |
Tracce | 15 |
Genere | Lo-fi Grunge |
Etichetta | Sub Pop Records e Sire Records (Canada, USA e Australia), City Slang Records (Europa), Domino Records (UK), Flying Nun Records (NZ), WEA Japan (Giappone) |
Produttore | Eric Masunaga |
Registrazione | studio Mad Hatter, Los Angeles, 1999, e casa di Loewenstein |
Formati | CD, LP, MC |
Sebadoh - cronologia | |
Singoli | |
|
Recensione | Giudizio |
---|---|
Piero Scaruffi | [1] |
Pitchfork | [2] |
Produzione
modificaIl gruppo aveva ancora un contratto con la Sub Pop Records che prevedeva la pubblicazione di un altro album; venne poi sottoscritto un contratto congiunto con la Sire Records che permise al gruppo per la prima volta di avere un budjet più importante. Barlow all'epoca viveva con la moglie a Silver Lake (Los Angeles) e invitò Loewenstein a stare a casa sua per comporre e registrare un nuovo album; per la prima volta il gruppo ebbe a disposizione uno studio di registrazione professionale, vicino a dove abitava Barlow. Loewenstein, che viveva in Kentucky, coinvolse Russ Pollard per sostituire il precedente batterista Bob Fay e i due si recarono da Barlow.[5] Rispetto agli album precedenti, per la prima volta alcuni brani vennero quindi registrati in un vero studi di registrazione[1] e le sessioni durarono 5 settimane.[5] Due brani, "Cuban" e "So Long", vennero registrati nel seminterrato della casa di Loewenstein con un registratore a otto tracce. In un anno l'album vendette poco, circa un quarto del precedente, Harmacy, e quindi nel 2000 la band si trovò con il contratto con la Sub Pop scaduto e per oltre un decennio, non ci furono altre pubblicazioni del gruppo.[5]
Accoglienza
modificaNegli USA l'album restò nella classifica Billboard 200 solo una settimana raggiungendo la posizione numero 197; Nel Regno Unito l'album, pubblicato dalla Domino Records, partner della Sub Pop, rimase in classifica una settimana ma i singoli "Flame" e "It's All You" raggiunsero rispettivamente la posizione n. 30 e n. 88 della classifica dei singoli.[5]
Tracce
modifica- It's All You - 2:41
- Weird - 3:26
- Bird In The Hand - 1:36
- Break Free - 2:39
- Tree - 4:17
- Nick Of Time - 2:52
- Flame - 4:56
- So Long - 1:57
- Love Is Stronger - 4:45
- Decide - 3:42
- Colorblind - 2:51
- Thrive - 4:12
- Cuban - 2:40
- Sorry - 3:03
- Drag Down - 2:50
Formazione
modifica- Jason Loewenstein: basso, batteria e voce
- Lou Barlow: chitarra e voce
- Russell Pollard: batteria
Altri
- Michael Herren - voce in "Tree"
Note
modifica- ^ a b c The History of Rock Music. Sebadoh: biography, discography, reviews, best albums, ratings, su www.scaruffi.com. URL consultato il 19 gennaio 2024.
- ^ a b (EN) Condé Nast, Sebadoh: The Sebadoh, su Pitchfork. URL consultato il 20 gennaio 2024.
- ^ The Sebadoh - Album, su SENTIREASCOLTARE. URL consultato il 20 gennaio 2024.
- ^ (EN) Condé Nast, Sebadoh: The Sebadoh, su Pitchfork. URL consultato il 20 gennaio 2024.
- ^ a b c d (EN) Gary Suarez, How ‘The Sebadoh’ Killed Sebadoh, su Vice, 21 febbraio 2019. URL consultato il 20 gennaio 2024.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Stephen Thomas Erlewine, The Sebadoh, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) The Sebadoh, su Discogs, Zink Media.
- (EN) The Sebadoh, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.