Tono (linguistica)
In linguistica, il tono è un tratto prosodico caratterizzato dalla variazione (o meno) dell'altezza del suono di una sillaba. All'altezza del suono fa riferimento anche l'intonazione, che però si riferisce di norma non a una singola sillaba ma alla curva melodica di un intero enunciato.[1]
In alcune lingue del mondo, come il cinese e diverse lingue dell'estremo oriente, il tono è distintivo, permette cioè di distinguere parole per il resto omofone (si parla in questo caso di lingue tonali). Nelle lingue europee esiste un tono distintivo solo in svedese e norvegese.
In italiano, il tono non ha valore distintivo, mentre l'intonazione sì.
Nel cinese standard, per ogni vocale esistono cinque possibili toni (alto, ascendente, discendente-ascendente, discendente breve, neutro): a ciascun diverso tono corrisponde un diverso significato.
Note
modifica- ^ Simone, Fondamenti di linguistica, cit., p. 124.
Bibliografia
modifica- Alberto Sobrero (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo. Le strutture, ed. Laterza, Roma-Bari, 1993 (11ª edizione: 2011), ISBN 978-88-420-4309-6.
- Marina Nespor, Fonologia, ed. il Mulino, Bologna, 1993, ISBN 8815038086.
- Gian Luigi Beccaria (a cura di), Dizionario di linguistica, ed. Einaudi, Torino, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8.
- Raffaele Simone, Fondamenti di linguistica, ed. Laterza, Roma-Bari, 2008, ISBN 978-88-420-3499-5.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni sul tono
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «tono»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul tono
Collegamenti esterni
modifica- (EN) tone, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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