Torre del Falcone
La torre del Falcone o torre di Capo Falcone è una torre che fa parte del complesso di strutture fortificate che, dall'alto medioevo sino alla metà del diciannovesimo secolo, hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera della Sardegna. Situata sulla cima dell'omonimo promontorio, a 189 m s.l.m., grazie all'ottima visuale di cui gode, domina un eccezionale orizzonte che abbraccia il golfo dell'Asinara (compresa l'isola stessa) e la quasi totalità della Nurra. Risulta in contatto visivo con le torri di Trabucado, della Pelosa, dell'Isola Piana, delle Saline, di Porto Torres e di Frigiano.
Torre del Falcone | |
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Stato attuale | Italia |
Regione | Sardegna |
Città | Stintino |
Coordinate | 40°57′21.45″N 8°11′48.51″E |
Informazioni generali | |
Altezza | m 8 |
Termine costruzione | 1577 |
Costruttore | Reale amministrazione delle torri |
Materiale | scisto |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | avvistamento, segnalazione e difesa |
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Costruita con pietrame di scisto recuperato sul luogo, la torre si presenta di forma troncoconica, con un diametro esterno di 9,5 metri, un'altezza, dallo zoccolo al lastrico, di 8 metri e muri perimetrali dello spessore di circa 1,5 metri.
L'ingresso, posto a quattro metri di quota dal suolo, avviene grazie una scala esterna; questa introduce in una camera circolare del diametro di 5,6 metri nella quale una pilastro centrale sostiene la volta a cupola; radialmente all'ingresso vi sono due troniere o feritoie. Attraverso una stretta e ripida scala a ridosso del muro perimetrale si accede alla terrazza o piazza d'armi; una garitta in muratura protegge il boccaporto dagli agenti atmosferici. Sopra la terrazza era presente la cosiddetta mezzaluna, una struttura leggera dalla forma di semicerchio fatta di coppi e canne, che si poggiava sul parapetto, realizzata allo scopo di dare riparo ai soldati e alle munizioni.
La torre del Falcone compare per la prima volta nella carta dall'ingegnere militare Rocco Cappellino, inviato in Sardegna dall'imperatore Carlo V nel 1552. Da ciò se ne può determinare l'anno di edificazione che con molta probabilità era il 1577. Considerando la posizione strategica, più che una torre gagliarda o una senzilla (così venivano definite le torri da difesa) essa si può considerare una torrezilla, cioè una postazione di avvistamento e segnalazione. La guarnigione era formata da due soldati che avevano a disposizione due fucili e due spingarde.
Nonostante una condizione strutturale accettabile, i significativi cedimenti del coronamento superiore richiedono un urgente intervento di recupero.
Galleria d'immagini
modificaBibliografia
modifica- Evandro Pillosu, Le torri litoranee in Sardegna, Cagliari, Tipografia La Cartotecnica, 1957.
- Evandro Pillosu, Un inedito rapporto cinquecentesco sulla difesa costiera di Marco Antonio Camos, in Nuovo bullettino bibliografico sardo e archivio delle tradizioni popolari, Cagliari, 1959.
- Foiso Fois, Torri spagnole e forti piemontesi in Sardegna, Cagliari, La Voce Sarda, 1981.
- Gianni Montaldo, Le torri costiere in Sardegna, Sassari, Carlo Delfino, 1992, ISBN 88-7138-059-2.
- Mele Giuseppe, Torri e cannoni. La difesa costiera in Sardegna nell'età moderna, Sassari, Edes, 2000.
- Massimo Rassu, Guida alle torri e forti costieri della Sardegna, Cagliari, Artigianarte, 2000.
- Massimo Rassu, Sentinelle del mare. Le torri della difesa costiera della Sardegna, Cagliari, Grafica del Parteolla, 2005, ISBN 88-88246-73-8.
Voci correlate
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modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre del Falcone
Collegamenti esterni
modifica- Storia dei Sardi e della Sardegna: L'età moderna, dagli Aragonesi alla fine del dominio spagnolo, su books.google.it.
- Schede delle torri costiere della Sardegna (PDF) [collegamento interrotto], su bellasardegna.de.